Emirati Arabi e più in generale il Medio Oriente rappresentano per la Toscana un importante mercato di riferimento, soprattutto per gli scambi commerciali. Complessivamente la regione esporta infatti in quest’area manufatti per oltre 1,6 miliardi, cioè il 4% del totale dell’export manifatturiero toscano nel mondo, e importa prodotti per circa 4,2 miliardi di euro, il 17% del totale.
“Creare relazioni: credo sia questa la chiave di lettura per interpretare sia il successo plurisecolare della Toscana nel attrarre l’attenzione del mondo, sia per declinare il suo futuro” ha dichiarato l’assessore all’Economia e al Turismo della Regione Toscana, Leonardo Marras, intervenendo al forum “Tuscany, neverending Renaissance” per il Regional Day della Toscana al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai.
Raccontare l’eccellenza
“La Toscana è una regione a forte vocazione internazionale, che esporta e attrae turisti e investitori e che è universalmente riconosciuta come il luogo ricco di storia, cultura, bellezza, talento e capacità imprenditoriali” ha proseguito Marras. “Dobbiamo essere capaci raccogliendo l’eredità di chi è venuto prima di noi, di continuare a sostenere, promuovere e raccontare le eccellenze manifatturiere e l’unicità del nostro territorio. Ed è a questi ed è questo il motivo per cui siamo qui a Dubai”.
La manifattura toscana è fatta da gioielli, oro e pietre preziose, articoli in pelle, alta moda, design, agroalimentare, industria Ict, plastica, marmo, nautica e molto altro ancora. “Nessuno di questi settori è passato indenne attraverso lo tsunami economico che ha investito tutto il mondo con la pandemia, ma gli ultimi dati ci dicono che ci stiamo rialzando la testa” ha aggiunto Marras.
Nel 2021, con 15,4 miliardi di euro, i distretti toscani non solo hanno raggiunto il valore delle vendite all’estero dei primi nove mesi del 2019, ma addirittura lo hanno superato di un piccolo 0,7 per cento, e con un balzo del 32 per cento rispetto al 2020.
Riguardo alla scelta della Toscana di essere in missione a Dubai con 20 Pmi, Marras ha parlato di “scelta appropriata di cui siamo soddisfatti” perché “è necessario sfruttare il momento dell’incentivo pubblico per avere la possibilità di avvicinarci a nuovi mercati” e “perché la sfida della sostenibilità non riguarda soltanto i grandi soggetti ma tutti”.
La “fotografia” dell’economia toscana
Illustrando in dettaglio i numeri dell’economia della Toscana, l’assessore ha ricordato come la filiera delle pelli e del cuoio toscana rappresenta quasi il 30 per cento del valore aggiunto della pelletteria italiana, il 33 per cento degli addetti e il 42 per cento dell’export. “Nel sistema locale di Firenze hanno sede le più note griffe internazionali”, ha detto.
La filiera della nautica da diporto da Massa a Livorno si sta convertendo verso una produzione orientata al mercato d’élite: il 25 per cento di grandi yacht di lusso del mondo proviene da Viareggio, mentre il 38 per cento delle navi sopra i 30 metri è di produzione italiana.
Nel 2021, le esportazioni sono ammontati a circa 986 milioni di euro, il 15 per cento del valore nazionale. “Il distretto orafo di Arezzo rappresenta invece uno degli insediamenti storici della Toscana” e l’export “nel 2021 ha rappresentato il 36 per cento di quanto realizzato dal settore in Italia”. E la filiera toscana del marmo? “Rappresenta la più conosciuta al mondo, il cui export ha rappresentato nel 2021 il 44 per cento del valore nazionale relativo al settore dell’estrazione di pietre e il 32 per cento per quanto riguarda la lavorazione”.
Il turismo e la collaborazione tra pubblico e privato
“Il turismo è uno dei settori chiave dell’economia toscana, centrale anche in questa missione a Dubai per Expo. Lo dimostra la presenza della nostra agenzia regionale Toscana Promozione Turistica“ ha detto ancora Marras.
Come agenzia Toscana Promozione Turistica, “lo sforzo è innanzitutto di creare ambienti favorevoli ad una collaborazione pubblico privato, perché siamo assolutamente convinti che il marketing turistico come l’abbiamo conosciuto per anni, cioè il ‘marketing cartolina’ dove si fanno vedere solo le cose più belle, funziona relativamente poco in una situazione che è profondamente mutata grazie soprattutto all’uso degli strumenti digitali” ha dichiarato Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica, anche lui presente a Dubai.
“Il lavoro che stiamo provando a fare oggi è quello di passare da raccontare come è bella la Toscana a raccontare come è brava la Toscana. Brava vuol dire lavorare sui modelli organizzativi e prendere coscienza che ciò che può fare il pubblico funziona solo se anche la dimensione privata è in sintonia. Quindi lo sforzo oggi dell’agenzia è soprattutto di coinvolgimento del settore privato” ha detto ancora il direttore dell’agenzia.
Toscana sempre più sostenibile
“L’abbiamo fatto grazie alla nostra piattaforma digitale ‘Visit Tuscany’ che già consente ad ogni impresa di caricare gratuitamente sul sito pubblico le proprie proposte”, ha spiegato Tapinassi. All’interno di questo impegno “abbiamo scelto alcuni grandi temi su cui stiamo lavorando” come il turismo della bicicletta, dove “abbiamo mappato più di 17.000 chilometri di percorsi cicloturisti“, oppure il wedding, dove è stata realizzata “una ricognizione delle oltre mille location dove ci si può sposare”. Ma “il primo attrattore regionale in assoluto” del turismo toscano, “prima ancora dei musei e del patrimonio culturale è l’enogastronomia. E sul turismo enogastronomico stiamo facendo questo grande progetto Vetrina Toscana” network con al momento “900 ristoranti aderenti”.
“La nostra ambizione è quella di non accontentarci ma crescere sempre di più per fare della Toscana una delle regioni più all’avanguardia in Europa del mondo“ e “la sfida è di essere nei prossimi dieci anni la regione più sostenibile d’Europa. Per fare questo ci vogliono politiche che vanno in questa direzione, nessuno si può sentire escluso da questa sfida” dichiarato il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, in collegamento col forum “Tuscany, neverending Renaissance” per il Regional Day di Expo.
La Toscana “riesce a tenere insieme tradizione e innovazione, ha le radici ben salde nella sua storia ma anche la capacità di guardare e pensare al futuro. E parlare di futuro oggi, in questi giorni drammatici per quello che sta accadendo in Ucraina, credo sia l’atto più rivoluzionario che si possa fare, esattamente all’opposto di chi pensa che con la guerra si possa fermare il tempo” ha proseguito Mazzeo, sottolineando che la Toscana “è una regione unica al mondo e ha davvero qualcosa di speciale. Non è un caso se una riproduzione del David di Michelangelo sia lì al centro del padiglione a rappresentare quanto tradizione e innovazione possano vivere e crescere insieme e siano il simbolo di quella che l’Italia che guarda con speranza ed ottimismo al futuro”.