San Giovanni delle Contee è un piccolo borgo in provincia di Grosseto, con appena 150 abitanti. Negli anni le case si sono svuotate e i negozi hanno abbassato il bandone, poi la rinascita grazie alla volontà di chi ha scelto di non mollare. La soluzione arriva nel 2018 con un bando regionale che promuove e sostiene le cooperative di comunità e così è stato: al centro del progetto la storica osteria Maccalè, simbolo del luogo. Riaperta nel 2020, in poco tempo il paesino maremmano si è completamente rivitalizzato e il ristorante è diventato un punto di ritrovo, coinvolgendo tutti gli abitanti.
Il progetto ha partecipato al Festival dell’Identità toscana organizzato dalla Regione a Firenze. “Siamo una comunità di 27 soci – racconta Tiziana Peruzzi, presidente della cooperativa di comunità di San Giovanni delle Contee, che fa parte di Confcooperative Toscana – Siamo nati nel 2018, finanziati in parte dei bandi regionali per le cooperative di comunità, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento e valorizzare il nostro territorio”.
Turismo e accoglienza diffusa
La riapertura dell’osteria è stata l’inizio del cambiamento. Sono arrivati turisti, che adesso vengono ospitati in quelle case che erano rimaste disabitate per una esperienza diversa e soprattutto lontana dalla frenesia delle mete più gettonate. Sono anche nate piccole aziende locali che producono olio, vino, patate.
L’osteria rappresenta ora un vero punto di riferimento: il pomeriggio vengono fatte attività sociali, come la consegna di pane e cibo agli anziani, o si accompagnano le persone alle visite mediche. “Abbiamo un emporio di comunità e aiutiamo a fare gli appuntamenti dai dottori e le prenotazioni dei vaccini”.
E poi le tradizioni, quelle che si tramandano anche in cucina. Nell’osteria Maccalè si propongono le ricette di una volta con i i prodotti del territorio, come i ceciarelli con fagiolo cannellino di Sorano, le zampucce di maiale o i tortelli con lo stracchino di Sorano. “E grazie a questi piatti abbiamo vinto a novembre il premio Saporiamo Italia come miglior ristorante”, conclude Tiziana Peruzzi.