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La “Toscana del fare” protagonista agli Stati Generali dei Comuni: +2% del Pil e 1000 progetti realizzati o avviati

Al Cinema La Compagnia una mattinata per fare un bilancio sull’applicazione delle linee di azione e sullo stato degli interventi dei fondi strutturali europei 2021- 2027, del Pnrr, del Fondo di Sviluppo e Coesione. Giani: “Oggi presentiamo la Toscana del fare”

La Toscana del fare protagonista agli Stati Generali dei Comuni

La Toscana del fare ovvero la Toscana degli asili nido gratis a vantaggio di oltre 15 mila famiglie, della Darsena Europa che punta a rimettere il nostro porto principale nelle grandi vie marittime, del sotto-attraversamento ferroviario di Firenze a beneficio del traffico pendolare. E’ la Toscana diffusa impegnata ad investire nello sport, nella viabilità, nella formazione, nella rigenerazione urbana in tutti e 273 comuni della regione.

Questa Toscana è stata al centro degli Stati Generali dei Comuni, che si sono tenuti oggi, 13 dicembre, al cinema La Compagnia di Firenze e che hanno visto riuniti sindaci e rappresentanti degli enti locali e delle categorie economiche per fare un bilancio sull’applicazione delle linee di azione e sullo stato degli interventi dei fondi strutturali europei 2021- 2027, del Pnrr, del Fondo di Sviluppo e Coesione.

“La Regione ha dato vita a un sistema che ha portato un valore aggiunto del Pil, il +2% annuo e questo grazie a tre elementi fondamentali: il Pnrr, i fondi strutturali europei (Fesr, Fse, Fondo di sviluppo e coesione), e, come terzo capitolo, gli accordi di programma e i protocolli d’intesa siglati da Regione ed enti locali con enti dello Stato, una sinergia pubblico-privato”, ha detto il presidente Eugenio Giani.

Un aumento del 2% del Pil fa sicuramente da volano per l’economia toscana che si è concretizzato con oltre 1.000 progetti realizzati o avviati. “La Toscana ha l’87% di cantieri avviati – ha proseguito Giani – che nel caso dei progetti Pnrr arriva quasi al 100%, una partenza che andrà portata fino in fondo . Oggi, con la presentazione del volume degli oltre 1.000 progetti, abbiamo l’occasione per fare un check-up e capire come riuscire a rispettare i tempi”.

L’obiettivo infatti è non mancare la deadline del 2026 per il buon esito delle opere oggi in cantiere che per quella data dovranno essere concluse perché appunto finanziate con fondi Pnrr ma soprattutto perchè rappresentano un’opportunità che i territori non possono farsi sfuggire.

I numeri

Tra gli interventi durante la mattina al Cinema la Compagnia anche quello del direttore dell’Ipert, Nicola Sciclone, chiamato a tracciare la cornice numerica delle risorse tra Pnrr e Fondi europei: 11 miliardi – di cui 8,3 del Pnrr e 3 di cofinanziamento – ai quali si aggiungono i quasi 4 miliardi provenienti dall’Europa e dal bilancio regionale .

“L’ammontare complessivo delle risorse che la Toscana ha saputo cogliere – ha spiegato – ci consentono di recuperare gli investimenti che abbiamo perso nel decennio precedente al periodo del Covid. Nel lungo periodo, se queste risorse saranno ben spese, permetteranno un aumento della variazione di capitale e del suo rendimento che garantirà un innalzamento del nostro ritmo di crescita. Nell’arco di dieci anni da questi investimenti potremo godere di un Pil di 5,6 punti più alto di quello che registreremmo in assenza di queste risorse, per un totale di 7 miliardi in più. In ordine di grandezze, considerate che la spesa sanitaria vale 8 miliardi”.

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