Il trasporto ferroviario in Toscana promosso a pieni voti dal rapporto Pendolaria 2019 di Legambiente sullo stato dei trasporti via ferro e dei servizi ai pendolari. Con gli investimenti regionali sono entrati in servizio in Toscana 60 nuovi treni nel biennio 2016-2017 e con il nuovo contratto di servizio con Trenitalia dal 2020 al 2035 ne saranno acquistati altri 100, il 90 per cento attivi entro il 2024, per una spesa che toccherà i 1357 miliardi di euro.
La Toscana è riconosciuta come una delle regioni che ha la maggiore offerta di servizi ferroviari e che ha investito di più soprattutto nel rinnovo del parco mezzi e con il nuovo contratto di servizio la situazione avrà ulteriori miglioramenti in quanto sono richieste al gestore performance più alte sulla puntualità e sono previsti ingenti investimenti per completare il rinnovo del materiale rotabile.
“Il lusinghiero giudizio sul servizio di trasporto ferroviario in Toscana che emerge da ‘Pendolaria’ – commenta soddisfatto l’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli – non solo testimonia il buon lavoro fatto in questi anni, ma è anche uno stimolo a rafforzare l’attenzione posta dalla Regione sul tema della mobilità sostenibile e dell’intermodalità”.
E infatti, secondo l’associazione ambientalista, la voglia di mobilità sostenibile c’è, basta guardare il sistema tranviario. Al momento le stime parlano di più di 20 milioni di passeggeri l’anno per la linea T1 e più di 7 milioni l’anno per la linea T2 (stima aggiornata ad ottobre 2019). La media degli spostamenti in tramvia sull’asse Firenze-Scandicci è di 25mila al giorno. I motivi che portano alla scelta della tramvia sono comodità, sicurezza, convenienza economica e certezza dei tempi di spostamento. L’87% dei passeggeri è complessivamente soddisfatto del servizio e lo giudica buono o ottimo.
“Se il più importante rapporto specifico sul settore prodotto da un soggetto terzo – ribadisce Ceccarelli – inserisce la Toscana tra le realtà più ‘virtuose’, trova conferma la bontà delle politiche regionali di questi anni, che hanno avuto l’obiettivo di rispondere alla domanda di mobilità puntando sulla qualità del servizio per favorire una più generale qualità della vita di chi si sposta quotidianamente per lavorare o studiare”.
Secondo Legambiente, “i flussi di pendolari su treno sono in costante aumento in tutto il territorio regionale, arrivati a 240.000 al giorno sulle ferrovie toscane, mentre il totale dei pendolari della sola area fiorentina secondo Istat ammonta a circa 182.000. Interessante notare come tra le città in cui non sono presenti linee di metropolitana è Firenze a presentare i dati più alti superando i 108,2 milioni di passeggeri annui, dovuti anche al grande successo del nuovo sistema tramviario che ne conta da solo oltre 14 milioni al 2017 con una proiezione di oltre 20 milioni di utenti per il 2018 grazie all’apertura della seconda parte della linea T1 (verso Careggi).
“Già oggi i treni che viaggiano in Toscana – continua Ceccarelli – hanno un’età media tra le più basse del paese e con l’acquisto del nuovo materiale previsto dal contratto, già nel 2024 l’età media scenderà ancora ponendo la Toscana tra le realtà più avanzate e moderne non solo del paese, ma di tutta Europa”.
“Stiamo lavorando con Rfi per potenziare l’infrastruttura ferroviaria nella nostra regione con il raddoppio della direttissima, l’elettrificazione delle linee senesi e il raddoppio della Pistoia Lucca – conclude l’assessore – Si tratta di interventi già programmati e finanziati, con importanti cofinanziamenti regionali, per cui i lavori sono in corso o stanno per partire e ci auguriamo che possano trovare una rapida conclusione”.