Domenica 26 maggio si vota anche in Toscana per le elezioni europee e per le amministrative in 189 comuni, tra cui tre capoluoghi di provincia: Firenze, Livorno e Prato. Le urne saranno aperti per tutto il 26 maggio dalle ore 7:00 alle 23:00, si può votare presentandosi nel proprio seggio muniti di tessera elettorale e documento di identità.
Secondo i dati di Anci Toscana sono 558 i candidati sindaco nei 189 Comuni toscani che andranno al voto il 26 maggio. Sono chiamati a votare 2 milioni 354mila di cittadini, pari al 63% dei complessivi 3 milioni e 742mila residenti nella Regione.
Delle 189 amministrazioni che saranno rinnovate, 26 sono della provincia di Arezzo; 35 di Firenze; 16 di Grosseto; 13 di Livorno; 20 di Lucca; 9 di Massa; 26 di Pisa; 5 di Prato; 10 di Pistoia; 29 di Siena. L’eventuale doppio turno è previsto solo nei Comuni sopra i 15mila abitanti, che in questa tornata sono 35.
Dei 558 candidati, 123 sono donne (22%) e 435 gli uomini (78%). Per quanto riguarda l’orientamento politico, secondo i dati forniti dai Comuni, 197 candidati sindaco sono riconducibili a liste di centro sinistra (35,4%); 160 a liste di centro destra (29%); 113 a liste civiche (20%). Per i 5Stelle si presentano in 41 (7,3%); stesso numero per la sinistra (in 41 per il 7,3%); mentre per la destra i candidati sindaci sono 6 (1%).
Qui la mappa di Anci sui comuni al voto.
COME SI VOTA PER LE EUROPEE.
L’elettore ha diritto di manifestare il voto di lista tracciando con la matita copiativa un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel rettangolo che lo contiene. L’elettore può anche esprimere voti di preferenza, fino ad un massimo di tre. Nel caso di più preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso. Viceversa, se si esprimono più preferenze per candidati tutti dello stesso sesso, vengono annullate le preferenze successive alla prima. Una sola preferenza può essere espressa per i candidati compresi nelle liste di minoranze linguistiche. La preferenza deve essere manifestata esclusivamente per candidati compresi nella lista votata. Il voto di preferenza si esprime scrivendo, con la matita copiativa, nelle apposite righe tracciate a fianco del contrassegno della lista votata, il nome e il cognome o solo il cognome dei candidati preferiti, compresi nella lista. In tutti i casi si può anche dare un voto di preferenza ad un solo candidato compreso nella lista provinciale prescelta scrivendo il cognome, oppure il nome cognome, sulla riga tracciata alla destra del simbolo della lista provinciale.
COME SI VOTA NEI COMUNI CON PIÙ DI 15 MILA ABITANTI.
Tre sono le possibilità di voto: 1) Si può tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato. 2) Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto ‘voto disgiunto’. 3) Si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.
COME SI VOTA NEI COMUNI FINO A 15 MILA ABITANTI.
Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista o sul nominativo del sindaco. Non è possibile votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista. I voti ottenuti dal candidato alla carica di sindaco sono attribuiti alla lista a lui collegata. Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale. Per i comuni compresi tra 5.000 e 15.000, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.