Enogastronomia/

Dal gelato al vino, il modello toscano per l’agricoltura sostenibile

La vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi ha visitato tre aziende esportatrici in Italia e nel mondo dell’eccellenza toscana in fatto di agroalimentare e di economia sostenibile: la Sammontana spa, Villa Petriolo e la fattoria Dianella

Eccellenza, innovazione, attenzione alla tradizione, rispetto delle materie prime. Ecco cosa accomuna la Sammontana spa, Villa Petriolo e la fattoria Dianella. Tre realtà apparentemente molto diverse che però si fanno esportatrici in Italia e nel mondo dell’eccellenza toscana in fatto di agroalimentare e di economia sostenibile. Ognuna nel proprio settore, tutte queste tre aziende hanno improntato la propria attività alla cura e alla valorizzazione del luogo, avviando processi di riuso e di rigenerazione nella massima tutela ambientale mantenendo inalterata la storia e la tradizione che le caratterizza.

Visitare la sede della Sammontana, la casa del barattolino più famoso d’Italia, è un viaggio tra passato e futuro. Quello che era un piccolo bar-latteria alle porte di Empoli è oggi uno stabilimento all’avanguardia dove si producono 14 linee di gelato, dove lavorano oltre 500 dipendenti, altri 200 a Vinci e il resto, per un totale di 1100 a Verona. Sammontana oggi è la prima azienda italiana di gelato ed è il leader della pasticceria surgelata nel Paese. Un risultato ottenuto grazie alla grande attenzione verso tutti i processi, al lavoro di ricerca e di analisi.

Villa Petriolo è una villa fattoria che si estende per 166 ettari, le mura solo quelle che del Cinquecento (è stata vincolata infatti dal Ministero per i Beni Culturali a sistema villa fattoria tardo cinquecentesca) e l’agricoltura che vi si produce è improntata a quella rigenerativa ma le tecnologie sono quelle più moderne. Tutto il sistema villa-fattoria è sostenibile, la Villa ha ottenuto nel 2021 il riconoscimento di essere la best sustainable place 2021 . Anche le molteplici attività che si possono praticare all’interno riconducono tutte all’idea di coltivazione sostenibile che la caratterizza: ad esempio i visitatori possono fare corsi di cucina con prodotti raccolti direttamente nell’orto della Villa.

“Un esempio di economia rigenerativa che rispecchia perfettamente quanto ci chiede l’Europa – ha commentato la vicepresidente e assessora al’Agroalimentare Stefania Saccardi che ha visitato queste tre realtà intrattenendosi a scoprire le loro produzioni d’eccellenza e la catena produttiva.

“Tutti i rifiuti qui vengono riutilizzati nel sistema della zootermia e dell’agricoltura, questo significa economia sostenibile. Le risorse che come Regione stiamo mettendo sull’innovazione e sulla ricerca possono aiutare queste aziende a migliorarsi ancora e altre a fare propri modelli di sostenibilità aziendale che in Toscana non mancano” , ha aggiunto la Saccardi che ha concluso la sua visita presso la tenuta Dianella, azienda agricola di grande storia: i medici infatti la utilizzavano come tenuta di caccia, nel 1700 divenne il luogo dove il poeta Renato Fucini compose molte delle sue opere. Nel 900 divenne proprietà della famiglia Billeri fino ai Conti Passerin d’Entrèves e Courmayeur che ne hanno fatto quel luogo di cultura e di produzione vitivinicola anche biologica di grande fascino ed eleganza che è oggi.

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