Investimenti per oltre 460 milioni di euro per gli aeroporti di Firenze e Pisa. È quanto prevede il piano infrastrutturale fino al 2035 presentato da Toscana Aeroporti, società che gestisce i due scali, alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del sindaco di Firenze Dario Nardella, del sindaco di Pisa Michele Conti, del Vice Direttore Centrale Vigilanza Tecnica Enac Claudio Eminente, del Presidente e dell’Amministratore Delegato di Toscana Aeroporti Marco Carrai e Roberto Naldi.
Parola chiave: sostenibilità
Il progetto si divide in due parti: una da attuare nel breve periodo (2022-2024) per adeguare gli spazi dei due terminal alla ripresa del traffico passeggeri. La seconda dal 2025, prevede investimenti per lo sviluppo del traffico e il miglioramento della qualità dei servizi. In questa fase a medio e lungo termine saranno previsti anche interventi per lo sviluppo sostenibile con l’obiettivo di fare dei due scali un importante esempio di equilibrato bilanciamento tra crescita del traffico aereo e tutela dell’ambiente. I progetti mirano infatti a coprire buona parte del fabbisogno energetico dei due aeroporti con nuovi impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, nello specifico quella fotovoltaica. Ed è proprio lo sviluppo sostenibile dei due scali, la sfida a cui è pronta a rispondere, con questi investimenti, Toscana Aeroporti.
Aeroporto di Firenze
Nel dettaglio per l’Amerigo Vespucci sono previsti investimenti per circa 380 milioni. Fino al 2024 gli interventi, per un totale di 170 milioni, saranno destinati alla realizzazione del nuovo terminal passeggeri dell’aeroporto a cui seguirà l’ampliamento e l’adeguamento dell’attuale piazzale aeromobili e le azioni di risanamento acustico. Nel medio-lungo termine invece (2025-2035) le risorse saranno rivolte alla realizzazione della nuova pista e dei nuovi raccordi, l’ampliamento dei piazzali aeromobili area est e altre opere di completamento.
Aeroporto di Pisa
Per il Galileo Galilei invece l’investimento è di 85 milioni. L’intervento più significativo riguarderà l’ampliamento del terminal passeggeri già autorizzato da Enac e in fase di elaborazione esecutiva e di rimodulazione in termini di tempistica a causa dell’impatto che ha avuto la pandemia sul settore. Per questo motivo, l’intervento sarà tempestivamente avviato una volta recuperato almeno il 70% del traffico pre-Covid. Una volta completato il nuovo terminal consentirà di raggiungere una capacità di oltre 7 milioni di passeggeri.
Scali complementari
Durante la presentazione di questa visione strategica è stato ribadito dai sindaci di Firenze e Pisa come gli scali devono essere complementari. Per Nardella infatti “i due scali si devono aiutare tra di loro. Sono finiti i tempi dei campanili e delle lotte medievali”. Il piano infrastrutturale prevede infatti di esaltare le specificità dei due scali. Firenze rafforzerà la propria vocazione di city airport con destinazioni sui principali aeroporti europei raggiunte principalmente da vettori legacy, mentre Pisa si confermerà come aeroporto internazionale con destinazioni leisure, low cost intra-UE, intercontinentali e cargo.