Made in Toscana/

Torna il raduno internazionale di falconeria a Castellina in Chianti

Un evento in programma dal 29 novembre al 2 dicembre nella riserva di caccia faunistico venatoria dell’Azienda vitivinicola Rocca delle Macie. Saccardi: “Un’immersione totale nella natura”

Gianluca Barone con un rapace – foto di Alessandro Crocè

Un raduno internazionale di falconeria si svolge per il quarto anno all’interno della riserva di caccia faunistico venatoria dell’Azienda vitivinicola di “Rocca delle Macie” in Castellina in Chianti. Un evento in programma dal 29 novembre al 2 dicembre che vede l’assegnazione del premio “4° Memorial Ivan Busso ed Internazional Falconry Cup 2024“.

Riconosciuta dall’Unesco nel 2010 patrimonio culturale immateriale dell’umanità, la falconeria è protagonista dell’evento organizzato dall’associazione culturale di falconeria tradizionale italiana e con il patrocinio della Regione Toscana.

La presentazione è avvenuta in Regione con la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi. Con lei, Gianluca Barone, presidente dell’associazione Circolo, Elena Stanciu addetta alle relazioni dell’associazione Visegred, Federico Giovannetti vicepresidente del Circolo e Letizia Scarfiello responsabile segreteria ed ospitalità dell’evento.

La quattro giorni si tiene ancora nell’azienda Rocca delle Macie, fiore all’occhiello per la qualità dei campi, oltre che per la sua bellezza. Nella precedente edizione vi fu la partecipazione di oltre 60 falconieri con i propri rapaci e cani provenienti non solo da tutta Italia ma anche dall’Ungheria, dalla Polonia, dalla Repubblica Ceca, dalla Slovacchia, dalla Bulgaria, dalla Romania e dall’Irlanda.

La presentazione del raduno internazionale di falconeria

Una iniziativa bella e interessante che la Regione ha l’orgoglio di sostenere – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania SaccardiL’essenza dell’addestramento in falconeria, come ci insegnano i maestri falconieri risiede nell’avvicinamento tra uomo e rapace, si basa sulla fiducia. Ma nulla viene insegnato all’animale che non sarebbe già in grado di fare in natura; è un immersione totale nella natura quindi e un’esperienza che amplifica la connessione innata che gli esseri umani sentono verso il mondo naturale che porta con sé, inevitabilmente, non solo effetti benefici sulla salute mentale e sul benessere psicofisico ma anche un grande rispetto per l’ambiente che ci circonda e la voglia di proteggerlo”.

 

I più popolari su intoscana