Testo a Firenze, una scommessa vinta. Oltre 8.000 persone hanno varcato l’ingresso della Stazione Leopolda nell’ultimo week end per visitare il nuovo evento dedicato all’editoria.
Un salone del libro antologico, creato da Pitti Immagine, che ha trasformato l’emozione di aggirarsi tra i volumi e gli stand di settanta case editrici in un percorso esperenziale.
Sette le fermate di Testo a Firenze, visto che ci si trovava in una stazione, con altrettanti capistazione a raccontare come nasce e si sviluppa un libro. Per ogni tappa visite guidate.
Testo a Firenze, il format funziona
Una formula molto apprezzata che ha permesso a tutti di avvicinarsi a un mondo tanto affascinante quanto poco noto al grande pubblico. Secondo i dati Istat il 40% della popolazione ha letto almeno un libro all’anno. Ergo non tutti leggono assiduamente.
Gettonatissimi gli incontri con gli autori, un centinaio gli appuntamenti durante il fine settimana di Testo, in cui i book lovers hanno avuto l’occasione di poter dialogare con autori, traduttori, fotografi, illustratori.
La soddisfazione di Pitti Immagine
“E’ una bellissima prima edizione di Testo – il commento a caldo di Agostino Poletto, amministratore unico di Stazione Leopolda e direttore generale di Pitti Immagine – Abbiamo vissuto tre giorni in cui la Leopolda è diventata habitat ideale per case editrici, professionisti dell’editoria, scrittori, e per il pubblico dei lettori, un vero contenitore di bibliodiversità“.
Poletto ha sottolineato che è stata creata “una dimensione di intesa e sinergia tra le case editrici, grandi e piccole. Abbiamo raccolto giudizi positivi sul formato innovativo del salone, sull’aspetto scenico del percorso tra i tavoli degli editori, e al tempo stesso sulla qualità degli eventi in calendario, che hanno avuto una partecipazione di pubblico incredibile“.
Uno storytelling nuovo
Centrato l’obiettivo che si erano dati gli ideatori della manifestazione: Pietro Torrigiani e Maddalena Fossombroni della libreria fiorentina Todo Modo che non è nuova a iniziative ad effetto. Basti pensare al progetto The Lift, la libreria più piccola al mondo alla Manifattura Tabacchi.
I due volevano regalare un appeal glamour e coinvolgente al salone del libro sulla falsariga del fortunato storytelling di Taste. La manifestazione dedicata al cibo viene organizzata da Pitti Immagine proprio alla Stazione Leopolda. La loro chiave di lettura ha fatto centro, dimostrando che con la cultura si può mangiare.
Le prospettive per il futuro
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco Dario Nardella per il futuro auspicano un evento del genere all’anno. Hanno in animo di candidare Firenze Capitale italiana del libro per il 2023.
“I risultati di questa prima edizione – ha concluso Poletto – sono promettenti per lo sviluppo futuro di questo nuovo appuntamento dell’editoria a Firenze“. Insomma, buona la prima per Testo a Firenze. I book lovers non vedono l’ora del bis.