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“Bombardano, mia figlia ora ha paura”. Parla una madre ucraina accolta in Toscana

Oleksandra è stata accolta in Toscana con sua figlia, che ora ha paura del rumore degli aerei: “Bombardano i civili, in Ucraina ci sono più di 200 bambini morti”. E a Pistoia i bimbi marciano per la pace

Bandiera della Pace - © Francesca Magurno / Unsplash

È arrivata in Toscana da una settimana con la figlia di 2 anni e mezzo, mentre il marito è rimasto a combattere. Ha raccontato il suo paese in questo primo mese di guerra, i palazzi che tremano per i bombardamenti, la piccola Darina che ancora si spaventa quanto sente un aereo in volo, le 13 ore in attesa alla frontiera, i tre giorni in pullman e l’arrivo nella casa di una famiglia toscana che oltre vent’anni fa aveva accolto il marito quando era uno dei tanti bambini della zona di Chernobyl.

Il racconto

È la testimonianza, resa grazie a un’interprete, di Oleksandra Bondarchuk, giovane mamma ucraina della provincia di Kiev, che è intervenuta al congresso Cisl Toscana, raccontando la sua esperienza con la figlia in braccio e la voce rotta dalla commozione.

“Mai avrei pensato che nel ventunesimo secolo potesse succedere tutto questo”

“Voglio ringraziare tutti coloro che aiutano l’Ucraina” ha detto. “Anche quelli che hanno aiutato me e la mia famiglia a venire in Italia. L’Ucraina adesso sta vivendo un momento molto duro e non avrei mai pensato che nel ventunesimo secolo potesse succedere quello che sta succedendo”.

Per la giovane mamma, è stato “molto difficile lasciare l’Ucraina ed è ancora più dura pensare che potrei non vedere mai più la mia famiglia e mio marito. Ringrazio ancora tanto per l’aiuto e il sostegno che ci state dando, ma vorrei chiedere a tutti di aiutare gli ucraini che stanno combattendo, di aiutarli in qualche modo. Ci sono tante vittime, più di 200 bambini morti. La propaganda russa dice che loro stanno bombardando solo obiettivi militari, ma non è vero, loro bombardano la società civile. Questa è una guerra e deve essere fermata. In questo momento dobbiamo essere tutti uniti per far finire questa guerra”.


Bimbi in piazza

A proposito di bimbi: il Comune di Pistoia, grazie ai suoi servizi educativi, ha promosso una camminata per le vie del centro cittadino all’insegna della pace. Protagonisti dell’iniziativa centinaia di bambini di 13 scuole dell’infanzia, che insieme a tutto il personale impegnato negli asili (educatori, cuochi e ausiliari), oltre a genitori e nonni che li hanno accompagnati, hanno percorso le vie della città, con bandiere e striscioni della pace e palloncini con i colori dell’Ucraina, fino ad arrivare, per un abbraccio simbolico, in piazza Duomo.

“Purtroppo i bambini sono sottoposti in questo momento a forti tensioni” ha detto il sindaco, Alessandro Tomasi, presente all’iniziativa. “Tensioni dovute alle immagini di guerra che tutti vediamo in televisione e loro, pur essendo molto piccoli, avvertono anche le preoccupazioni dei genitori. Nelle nostre materne già si lavora sulla cultura del dialogo, della tolleranza e della pace e questa è stata proprio una bella manifestazione, per la quale ringrazio il personale dei servizi educativi e le famiglie”.

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