Cultura/

La solidarietà femminile cresce online, Tessa Moroder ci racconta “Group of Sisters”

Durante la pandemia e l’inevitabile distanziamento fisico i gruppi online fondati da donne sono diventati sempre più importanti per ascoltare e darsi supporto reciproco

Tessa Moroder

Tessa Moroder è nata e cresciuta a Bolzano ma con origini toscane. Insieme a sua sorella Arianna e unendo le loro esperienze in consulenza aziendale e design del tessile hanno dato vita ad un importante progetto ereditando un vecchio capannone nel cuore di Macrolotto Zero e trasformandolo in Lottozero uno spazio polifunzionale dove ospitare un laboratorio tessile, un ufficio stile, un’area espositiva e una residenza per artisti e designer del tessile.

Anni fa Tessa ha fondato su Facebook il gruppo “Group of Sisters” in cui donne di tutta Italia e non solo si confrontano su temi di vario tipo, dalla salute, ai problemi di coppia, dalla ricerca di lavoro, al sostegno durante il lockdown. Un confronto senza giudizio che arricchisce tutte e a volte salva anche la vita.

Ecco la nostra intervista

Com’è nata l’idea di Group of Sister?

Una ragazza venezuelana che vive a Firenze mi parlò di un gruppo online che esisteva al tempo (nel 2016) in Venezuela. Mi disse che era una cosa fantastica perchè le donne si davano sostegno, trovavano lavoro. Mi disse “qualsiasi cosa di cui hai bisogno, scrivi lì e ti aiutano” a me sembrò una cosa bellissima e dissi facciamolo anche qua. Tra una cosa e un’altra non trovavo mai il tempo di farlo. Poi quando è stato eletto Trump a inizio 2017 volevo andare a Washington per la marcia delle donne, ma non riuscii a trovare il volo. Da casa guardavo la marcia in televisione e dissi è il momento di farlo. Ho buttatto giù il testo, Arianna mia sorella mi ha fatto la grafica per il gruppo e abbiamo iniziato così. Prima abbiamo invitato le nostre amiche e loro hanno invitato le loro amiche a catena. Ci sono state varie fasi a volte di crescita forte, altre meno.

Quali sono gli argomenti e i temi che vengono toccati più spesso?

Durante il lockdown il gruppo si è stretto moltissimo nella solidarietà della quarantena condivisa. Juliana de Nicola una delle sister ogni giorno ha scritto proponendo temi, ha preso in mano la moderazione di questo periodo così difficile. Direi che in linea di massima i temi sono: le relazioni, al famiglia, i sentimenti il sesso, poi la professionalità, il lavoro, la carriera. C’è sempre il tema “indignazione” che io non amo particolarmente cioè la condivisione di “fattacci” che succedono nel mondo. Da un lato è importante conoscere, dall’altro lascia un po’ stremate le persone perchè noi sappiamo che queste cose esistono e non poter fare niente di proattivo secondo me è molto drenante.

Un’altro tema forte è quello sulla salute delle donne, il fatto cioè che le donne spesso non vengono ben curate perchè viene sottostimato il loro dolore fisico o i loro problemi, è una cosa a cui non avevo mai pensato

Quello che trovo molto importante è che in questo gruppo si da spazio veramente a ogni tipo di pensiero, tutti i tipi di problematiche delle donne. Noi pensiamo che ci sia spazio per discutere e cercare di risolvere tutti i problemi dai più gravi ai meno gravi. Trovo anche che sia la ragione per cui così tanti temi hanno spazio. Ovviamente potendo parlare di tutto ogni tipologia di tema ha il suo tempo e il suo spazio in modo da raggiungere ogni donna possibile.

É mai successo che qualcuna ti scrivesse chiedendo aiuto per una violenza?

Spesso in post anonimi ci sono state richieste d’aiuto. Purtroppo c’è di tutto e l’apertura con cui tante donne hanno raccontato nel gruppo le proprie storie secondo me è ammirevole. Ragione per cui ci sentiamo anche più vicine a storie che non abbiamo vissuto personalmente perchè non è come vedere un film. Qui le storie sono reali.

Group of Sisters

 

I più popolari su intoscana