Costruito negli Settanta del secolo scorso, il complesso di Novoli è ben presto diventato il punto di riferimento amministrativo e gestionale della Regione Toscana. Quelle due grandi torri, che viste da fuori evocano l’immagine di alveari giganti, oggi sono capaci di accogliere complessivamente circa mille persone. Un grande universo professionale fatto di relazioni, servizi e progetti. Ebbene, a breve le due torri non saranno più sole perché ne sarà costruita una terza, tutta nuova e – almeno nelle intenzione – architettonicamente bellissima e a impatto zero.
Una nuova idea di bellezza
La terza torre sorgerà anch’essa nel quartiere di Novoli e sarà pronta entro cinque anni. Il progetto non esiste ancora; per quello sarà realizzato un bando di gara che non premierà tanto le offerte al ribasso, ma piuttosto l’idea. Quella migliore, più sostenibile ed esteticamente innovativa. Come a dire: ben venga l’efficientamento energetico, ma anche l’occhio vuole la sua parte. E quell’edificio, almeno per quanto annunciato nelle premesse, dovrà collocarsi nel quartiere e adattarsi al tessuto urbano con l’aspettativa di diventare un modello di architettura da ammirare.
Costruire per risparmiare
“Questa idea nasce soprattutto dal bisogno e dal desiderio di razionalizzare e rendere più efficaci le sedi della Regione Toscana” tiene a precisare il presidente Eugenio Giani. “Nella terza torre di Novoli concentreremo i servizi fin qui disseminati sul territorio fiorentino e nel resto della regione, offrendo una casa anche ai centri per l’impiego”.
“Uniremo estetica e funzionalità”
Una scelta che in prospettiva dovrebbe anche garantire un risparmio economico per le casse regionali. Il governatore ha infatti ricordato che al momento, per gli affitti delle sedi decentrate, la Regione spende circa un milione di euro l’anno. Qual è il costo complessivo di questa operazione? A spiegarlo è lo stesso Giani: 40 milioni di euro. “Due milioni saranno destinati alla progettazione, che avverrà nel 2022” ha detto. Poi saranno stanziati 16,5 milioni per il 2023 e circa 22 milioni nell’anno successivo.
Verso il restauro delle altre torri
“Si tratta di uno sforzo poderoso” ha sottolineato Giani. “All’estetica uniremo la funzionalità. E con l’occasione, poi, penseremo anche a progettare il restyling delle altre due torri…”. Già, perché mentre la nuova struttura sarà progettata e costruita nel rispetto delle norme antisismiche e con tutte le caratteristiche utili a un migliore efficientamento energetico, lo stesso non si può dire delle strutture esistenti, che saranno quindi ristrutturate.
Il nuovo edificio
La nuova torre avrà 9 piani, 2 interrati e 7 sopra la superficie. Ospiterà altre 500 persone portando complessivamente la popolazione dei tre edifici a 1.500 persone. Una volta realizzata, oltre ad eliminare i costi per gli affitti delle sedi esterne, secondo il direttore della direzione regionale delle opere pubbliche, Michele Mazzoni, questa struttura permetterà di abbattere anche i costi dei servizi di supporto (come pulizie e sorveglianza). “Questo nuovo edificio – spiega inoltre Mazzoni – ospiterà anche un auditorium e una sala di telecontrollo di tutti i dati della Regione, che sarà possibile consultare in tempo reale”.