Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha firmato lo stato di emergenza regionale in seguito al sisma che lo scorso 18 settembre ha interessato il territorio della Città Metropolitana di Firenze nella zona del Mugello, al confine con l’Emilia Romagna.
“E’ stato un evento importante – ha detto Giani -, che ha messo a dura prova la popolazione di Marradi e Palazzuolo sul Senio. In questi primi giorni il nostro impegno è stato concentrato a garantire l’accoglienza, insieme alle comunità locali e ai volontari, a tutte le persone che hanno subito disagi dalla scossa di lunedì scorso.”
“Continuano i sopralluoghi da parte dei tecnici regionali, dei Vigili del Fuoco, dei tecnici della Città Metropolitana e dei Comuni per verificare tutte le situazioni a rischio ed avere gli elementi per fare una stima dei danni e delle conseguenti necessità già nei prossimi giorni. – ha aggiunto – Vorrei infine ringraziare tutta la protezione civile, i tecnici regionali, i volontarie, i Vigili del Fuoco e i rappresentanti delle istituzioni locali che si sono immediatamente messi al lavoro per far fronte all’emergenza”.
L’atto definisce, in attuazione della normativa regionale, che con successiva delibera di giunta saranno individuati i comuni interessati e le azioni necessarie per fronteggiare l’emergenza.
“Lo sciame sismico si sta sviluppando nel tempo, anche oggi ci sono state finora più di 15 scosse di magnitudo molto inferiore, ed è evidente che abbiamo bisogno dell’aiuto da parte dello Stato” ha aggiunto Giani a margine di una iniziativa a Firenze, “Un terremoto di 4,9 di magnitudo è qualcosa di molto forte e grave”, ha sottolineato, e l’epicentro con i maggiori danni sono stati a Marradi e Palazzuolo sul Senio, “laddove la popolazione era aggravata da quello che era successo dal 15 al 17 maggio, ovvero l’alluvione che ha colpito la Romagna anche in quella toscana”.
Per Giani, se i danni riscontrati non sono stati gravissimi per un sisma di magnitudo 4.9, “significa che sia il pubblico che gli edifici pubblici col tempo, anno per anno, producono edificazioni antisismiche che cominciano a dare il loro frutto. In fondo abbiamo dovuto sgomberare solo la residenza sociale a Marradi, 25 anziani sono stati trasferiti a Fiorenzuola, però rispetto a quello che poteva capitare abbiamo visto che il sistema e soprattutto il territorio ha retto. Detto questo ci sono più di 60 edifici lesionati, ci sono tutti i monitoraggi con cui stiamo seguendo tre chiese, e più scuole. Comunque sia danni ci sono e quindi abbiamo ritenuto opportuno fare richiesta di stato d’emergenza”.
Sono circa 60, ma le verifiche sono ancora in corso ed il dato è destinato ancora a salire, gli edifici, pubblici e privati, lesionati dal sisma.
Il sindaco di Marradi Tommaso Triberti ha spiegato che “la situazione è in ancora evoluzione, le verifiche sono in corso e il dato non è definito, a ora sono una quarantina gli edifici lesionati. In altri edifici magari le persone sono già uscite ma bisogna certificare il danno”.
Per gli immobili più danneggiati saranno emesse apposite ordinanze per l’inagibilità, sia parziale che totale, “mentre ci sono edifici con lesioni minori che non richiedono ordinanze”.
Nella confinante Palazzuolo sul Senio (Firenze), sottolinea il sindaco Gian Piero Moschetti, “i sopralluoghi sono ancora in corso, a ora abbiamo quattro edifici pubblici lesionati, e anche la sede del Comune ha un piano lesionato, il terzo. I lavori antisismici sarebbero dovuto partire a ottobre. A stamattina ci sono anche cinque edifici privati lesionati e sono previste verifiche in tre chiese più periferiche. Alla fine della giornata penso che il conto degli edifici lesionati arriverà a quota 15-16″.