Abituati a dare i voti, per una volta docenti, dirigenti scolastici e tutor sono stati loro a ricevere la pagella. Strappando una promozione piena nel report “La didattica laboratoriale innovativa nei Poli Tecnico Professionali (Ptp) della Regione Toscana”. Lo studio, realizzato da Indire e finanziato dalla Regione Toscana, contiene un monitoraggio sulla formazione per i docenti in servizio nella rete dei Poli tecnico professionali a partire dagli anni scolastici 2015 fino al 2021.
Tutti i numeri del report
Il report illustra le modalità e l’offerta formativa, l’organizzazione e gli strumenti adottati. Senza dimenticare i dati e gli esiti dei questionari di gradimento. Nel corso degli anni di formazione, il progetto Didattica laboratoriale nei Ptp ha raggiunto un totale di 908 iscritti (tra docenti, dirigenti scolastici e tutor) e coinvolto 19 Poli toscani.
Sono stati svolti 15 workshop in presenza e 28 webinar, 12 seminari, per un totale di 55 eventi complessivi. I docenti che hanno partecipato al questionario sono stati 447; di questi, 372 hanno utilizzato le metodologie apprese nelle loro attività in classe.
Didattica, formazione e valutazioni
I percorsi di formazione proposti comprendevano metodologie della didattica laboratoriale applicate in un contesto disciplinare e/o trasversale. Il percorso formativo più seguito è risultato quello relativo alla grammatica valenziale (59), seguito dalla flipped classroom (32) e dalla didattica a distanza integrata (30).
La valutazione complessiva durante il percorso di formazione è risultata per la maggioranza “molto efficace” (34,50%) ed “efficace” per il 49,80%. La valutazione complessiva della ricaduta della formazione nella didattica in classe è stata ritenuta “efficace” per il 59,68%.
Dal report realizzato da Indire è emerso che la didattica laboratoriale ha aiutato studentesse e studenti a promuovere la comprensione di problemi legati alla vita reale: le pratiche didattiche hanno messo in evidenza l’attenzione degli studenti e il loro apprendimento, con un approccio basato su progetti o criticità in contesti reali.
Ragazze e ragazzi sono stati chiamati a trovare soluzioni innovative a problemi interconnessi e complessi, potenziando le competenze tecnologiche, imprenditoriali, sociali e civiche necessarie per adattarsi alla realtà sociale odierna.
L’impegno della Regione per i Ptp
I Poli Tecnico Professionali accanto ai percorsi realizzati dagli Istituti Tecnici Superiori e a quelli di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, sono una delle tre tipologie di intervento su cui in Toscana si fonda l’offerta formativa di istruzione e formazione tecnica superiore.
“Dal monitoraggio – commenta l’assessora all’istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana, Alessandra Nardini – emergono segnali interessanti e incoraggianti sull’offerta formativa dei Ptp. In questo caso, il report di Indire, ci dice che anche la formazione di docenti, dirigenti scolastici e tutor si è rivelata efficace e ha prodotto effetti positivi sulla didattica. La loro natura di alleanza formativa costituisce uno strumento strategico per un accrescimento delle competenze capace di contribuire allo sviluppo del sistema produttivo regionale“.
L’impegno di Regione Toscana sui Poli Tecnico Professionali ha visto, dal 2015 ad oggi, un investimento di 2milioni e 400 mila euro. I PTP sono reti formalizzate tra soggetti pubblici e privati che includono istituti tecnici e/o professionali, imprese, organismi di formazione professionale e Istituti tecnici superiori (ITS) e favoriscono un’offerta formativa più rispondente alle esigenze del tessuto produttivo.
Rappresentano una comunità di pratica, tra soggetti coinvolti, per contrastare la dispersione scolastica, rafforzare la filiera formativa, ridurre il mismatch tra domanda e offerta di competenze sul territorio, aumentare l’occupazione dei giovani. In Toscana sono attivi 25 PTP, su 5 filiere produttive: Sanità, Energia, Agribusiness, Turismo e beni culturali, Meccanica, Nautica.