A 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, la Fondazione celebra il Dantedì con “Nuda Voce” a cura del Centro di Avviamento all’Espressione, affidandosi non tanto a interpreti collaudati quanto a chi la poesia la vive, la scrive, la fa.
Il 25 e 26 marzo, in streaming alle 21 sui canali social del Teatro della Pergola, sei poeti, coordinati da Sauro Albisani, declamano la Divina Commedia e alcune loro composizioni nel Teatro della Pergola di Firenze. I poeti che partecipano all’iniziativa sono: Rosalba De Filippis con il canto III dell’Inferno, Francesca Mazzotta con il canto V dell’Inferno, Paolo Maccari: con il canto XIII dell’Inferno, Sauro Albisani con il canto XXI dell’Inferno, Mariella Bettarini con il canto II del Purgatorio, Davide Rondoni con il canto XXXIII del Paradiso.
La mattina del 25 marzo, alle 11, in occasione del restauro del cenotafio di Dante nella Basilica di Santa Croce, il Teatro della Toscana sarà simbolicamente presente con Monica Guerritore che leggerà terzine dal I canto dell’Inferno e dal XXXIV canto del Purgatorio.
Inoltre il 27 marzo si tiene anche la Giornata Mondiale del Teatro 2021, la Fondazione Teatro della Toscana riapre “virtualmente” le porte del Teatro della Pergola di Firenze, del Teatro Era di Pontedera e del Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci. Istituita 60 anni fa, nel 1961, è l’occasione per tornare a riflettere nuovamente sul ruolo attivo che il teatro e tutti i suoi spazi ricoprono all’interno della nostra cultura.
“In un’epoca incerta come quella che stiamo vivendo, lo spettacolo dal vivo costituisce uno dei pochi avamposti di una realtà fatta di carne e ossa: lo dimostrano bene il Dantedì e la Giornata Mondiale del Teatro per come li abbiamo pensati e realizzati nel palinsesto di attività della Fondazione Teatro della Toscana – ha dichiarato il Direttore artistico Stefano Accorsi – continuiamo a sperare che, insieme alle dichiarazioni di intenti espresse anche in seguito all’iniziativa di Unita Facciamo luce sul teatro del 22 febbraio scorso, le Istituzioni, in accordo con tutte le parti sociali coinvolte, sapranno farsi carico di un tema così complesso e articolato come quello della ripartenza dei luoghi della cultura e dello spettacolo. Dobbiamo fare tesoro di questo periodo, che ha accentuato la tendenza a fare lavoro di squadra. Sono e dobbiamo essere ottimisti”.