Il Teatro Comunale dell’Antella festeggia vent’anni di vita, anni in cui è diventato un punto di riferimento culturale portando sul teeritorio eventi e spettacoli di importanza nazionale.
“Adesso è il tempo di pensare al futuro, é tempo di cercare nuovi terreni inesplorati in cui perdersi, é tempo di dedicare tempo agli altri per poter assicurare un domani a chi è appena arrivato e che è determinante nell’oggi e al teatro stesso” ha dichiarato Riccardo Massai, fondatore dell’associazione Archetipo e direttore artistico del teatro, presentando la nuova stagione 23/24.
Da pochi anni lo spazio del teatro si è ampliato in una carrozza di treno nel piazzale antistante, per accrescere i servizi di un luogo amato non solo dalla comunità locale.
La Carrozza 10 è un vagone che fa viaggiare con la fantasia, accogliendo il pubblico e intrattenendolo con cene e spettacoli in tema con i menu, proprio qui sarà allesita la mostra “I nostri primi vent’anni” che raccoglie tutte le opere d’arte create per il teatro dagli artisti che, oltre a suscitare i manifesti delle venti stagioni teatrali hanno creato una collezione di ricordi preziosi.
La stagione 2023 del Teatro dell’Antella
La prima parte di stagione fino a dicembre si snoda in un susseguirsi di generi e contaminazioni con rassegne per i più piccoli la domenica pomeriggio e programmi di residenza artistica.
Si parte il 21 ottobre con l’inaugurazione della mostra nel Vagone della vedova Begbick, a cui seguirà il concerto della Motociclica Tellacci.
Il 27 ottobre sul palco salirà lo spagnolo Eusebio Calonge con Arnau Marín, in prima regionale, Il nutrimento delle mosche, che condurrà gli spettatori nella mente di un assassino.
Il 29 ottobre uno spettacolo adatto ai bambini dai 4 anni in sù: “Vecchina e Ajal” uno spettacolo narrato, danzato e cantato da Miriam Bardini e Isabella Quaia.
Il mese di novembre si apre con lo spettacolo “La carogna” il 3 e 4, un testo originale di Chiara Guarducci con Demetra Di Bartolomeo e la regia di Paolo Biribò, secondo atto della trilogia di monologhi della poetessa e drammaturga fiorentina, che indagano gli estremi dell’anima, attraverso creature ingombranti.
L’11 novembre va in scena il progetto di residenza di Rosario Campisi e Fabio Rubino“Icaro: la ribellione del figlio”. Il progetto dei due artisti rappresenta il tentativo di aprire la ricerca ad alcune realtà locali; la facoltà di Scienze della Formazione della UNIFI è stata chiamata ad incontri e lezioni aperte fra studenti e attori contribuendo attraverso confronti e laboratori sulla tematica della famiglia.
Il 12 novembre un altro spettacolo per i bambini, va in scena “Un brutto anatroccolo” con la regia di Antonio Tancredi tratto dalla fiaba di Hans Christian Andersen.
Il 17 novembre arriva “L’ultimo valzer di Zelda” di e con Alessandra Crocco e Alessandro Miele, che traghetterà gli spettatori negli Anni ’20 di Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda attraverso un collage di ritagli tratti da diari, lettere e racconti dei due protagonisti.
“Lo stronzo” di e con Andrea Lupo, vincitore del Premio To-Fringe Festival 2018 va in scena il 24 novembre. Uno spettacolo deddicato alla giornata contro la violenza sulle donne.
Il 26 novembre sempre per i più piccoli: “Storia d’amore e alberi” di Francesco Niccolini con Simona Gambaro.
Dicembre si apre con due appuntamenti musicali. Il 1° “Solo una cosa ho avuto nel mondo” concerto con la voce di Monica Demuru e le perscussioni e live elettronico di Cristiano Calcagnile ispirato a La ricotta di Pier Paolo Pasolini.
Il 3 dicembre ci sarà una serata di storie, ricordi, poesie e musica per raccontare Buenos Aires la città degli emigranti, la città del tango e dei cafè, la città dei desaparecidos e delle Abuelas. Testi di Benedetti, Borges, Campana, Cortázar, Soriano, musiche di Gardel, Piazzolla, Galliano, Moretti. La voce narrante di Alessandra Bedino, la fisarmonica di Alessandro Moretti e il violoncello Luca Provenzani.
Il 15 e 17 dicembre arriva all’Antella la forza propulsiva delle produzioni dell’associazione Archetipo che crea spettacoli corali come L’uccellino azzurro, l’adattamento di Massai del testo simbolista di Maeterlinck che si avvale di contributi vocali di artisti come: Silvia Guidi, Marco Toloni, Simone Rovida, Gianna Giachetti, Aurelio Pierucci, Drusilla Foer, Duccio Barlucchi, Daniela Morozzi, Gianni Andrei, Monica Demuru, Lucia Poli, Alessandro Benvenuti e Sandro Lombardi, coinvolgendo anche bambini e studenti di arte dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Andrea Lupo, Lo stronzo