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Marina di Cecina, la tartaruga marina depone le uova in spiaggia

Un altro fatto eccezionale sulle coste della Toscana. Dopo la liberazione della tartaruga Eleonora nelle acque della Meloria, un’altra caretta caretta ha fatto il suo nido a Cecina

La deposizione delle uova della tartaruga marina sulla spiaggia di Cecina - © Samuele Lippi

Sono passati solo pochi giorni da quando la tartaruga Eleonora, dopo i mesi di cura al centro recupero dell’Acquario di Livorno, ha ritrovato la libertà. È stata accompagnata al largo delle secche della Meloria, a bordo di un’imbarcazione della guardia costiera. Poi è stata liberata nell’area marina protetta (con tanto di diretta Facebook) e ora il suo percorso è tracciato da un tag satellitare, che per qualche mese ancora ci consentirà di seguire on-line il suo cammino in mare.

Da qualche tempo, ormai, questo esemplare di caretta caretta, dopo aver percorso la costa di Toscana verso sud, pare si sia stabilizzata tra Santo Stefano e l’isola del Giglio. Chissà se lungo il percorso ha incontrato un altro esemplare, suo simile, che nelle ultime ore ha deposto le sue uova sulla spiaggia di Marina di Cecina.

A darne notizia è il sindaco di Cecina, Samuele Lippi. «Questa notte una tartaruga, caretta caretta, ha scelto le nostre spiagge per deporre le uova» ha scritto il primo cittadino sulla sua pagina di facebook, corredando il testo con un paio di foto. «È avvenuto sull’arenile di fronte ai bagni Aurora della famiglia Cavallini. Subito disponibile a mettere in atto tutte le misure necessarie per tutelare e proteggere questo evento così raro, unico per Cecina finora. L’area è stata recintata», ha aggiunto il sindaco. «Si raccomanda di non entrarvi e di prestare attenzione in particolare ai cani. Se andrà tutto bene, presto potremo assistere alla nascita».

Caretta caretta a Marina di Cecina 02

Lo scorso 16 giugno era la giornata mondiale delle tartarughe marine. Per proteggere questi rari animali, dall’inizio di giugno più di cento fra operatori e volontari del Wwf sono sulle spiagge di Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Toscana per individuare e mettere in sicurezza i nidi delle tartarughe marine. Il progetto “Tartarughe marine” del WWF Italia, attivo da ormai 20 anni, ha permesso di censire decine di nidi e di individuare le spiagge più sensibili per la nidificazione delle tartarughe in Italia. Il Wwf non solo è impegnato nella tutela dei lidi, ma anche in tantissime attività di recupero e cura delle tartarughe marine, che vengono realizzate nei centri di recupero di Molfetta, Torre Guaceto, Policoro, Capo Rizzuto e di Massa, da numerosi attivisti.

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