Una targa alla famiglia, alla moglie e ai figli, in ricordo di Nazzareno Bisogni, storico giornalista dell’ufficio stampa della Cgil toscana scomparso a luglio fortemente impegnato nel sindacato dei giornalisti, a cui sarà dedicato prossimamente un premio rivolto ai giovani.
Bisogni è sempre stato in prima linea per garantire diritti e corretta informazione. Anche nel suo nome andrà avanti la lotta del sindacato giornalisti per garantire un’informazione di qualità per la quale la stabilità contrattuale è la base: “La lotta al precariato, in difesa di chi non ha un contratto ed è costretto a prendere 2 euro a notizia, sarà alla base della lotta sindacale“, ha detto Sandro Bennucci, presidente dell’associazione Stampa Toscana secondo: “Accanto alla graduatoria che pone la Toscana fra le delegazioni più numerose al Congresso della Fnsi, ce n’è un’altra che inquieta: ossia la classifica dell’Osservatorio del Ministero dell’Interno, che pone la Toscana al terzo posto fra le regioni nelle quali i giornalisti sono aggrediti, minacciati, insultati”.
Anche per questo al momento di forte commozione dedicato a Bisogni durante l’assemblea dell’associazione Stampa Toscana a Palazzo Strozzi Sacrati, che si è tenuta ieri, 15 settembre, è seguita la firma di un protocollo per promuovere un’informazione utile e per dare concreta attuazione alla disciplina di cui alla Legge n. 150/2000, la legge quadro che regolamenta la comunicazione delle pubbliche amministrazioni .
Il protocollo per gli uffici stampa
Il protocollo è stato firmato dal presidente della Toscana e dal presidente del sindacato toscano: Regione e Ast concordano sulla necessità di avviare un percorso di valorizzazione, professionale ed economica, del lavoro dei giornalisti della pubblica amministrazione, negli spazi e con gli istituti e i percorsi non ancora utilizzati, resi possibili dai nuovi contratti del pubblico impiego nonché a livello di accordo decentrato, e ugualmente si impegnano a sensibilizzare le amministrazioni comunali e provinciali, gli enti regionali e società partecipate a fare altrettanto, al fine di dare attuazione ad esempio al protocollo recentemente firmato da Anci e Fnsi sugli uffici stampa.
Per il presidente del sindacato e per il presidente della giunta regionale si tratta di un accordo molto importante, che può servire da modello di riferimento. Contratti ed accordi che in questi anni ci sono stati, sottolinea il presidente di Ast Sandro Bennucci, vanno infatti riempiti di contenuti, anche economici, e di norme che consentano ai giornalisti della PA di lavorare al meglio e vanno difesi affinché nella pratica siano applicati.
Valorizzare il lavoro dei giornalisti, ricorda il presidente della Toscana, significa difendere la trasparenza e l’informazione della pubblica amministrazione rivolta ai cittadini .
L’intesa siglata da Regione e sindacato richiama anche l’autonomia professionale e il rispetto delle norme deontologiche, sottolineate anche nel recente accordo tra Aran, l’agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, e la Fnsi, la Federazione nazionale della stampa, con l’obbligo inderogabile del rispetto della verità sostanziale dei fatti e rettifica nel caso di notizie inesatte.
Alla libertà d’espressione la Festa della Toscana
Durante l’assemblea il presidente del Consiglio regionale ha anticipato la volontà di dedicare la Festa della Toscana 2022 al tema della libertà d’espressione , “che è sancito dalla Costituzione nell’articolo 21 ed è un diritto fondamentale del nostro paese“.
“C’è bisogno di più informazione, c’è bisogno di un’informazione di qualità, riconoscibile e riconosciuta”, ha detto il presidente – Si sente la necessità di una nuova legge di sistema che consenta di affrontare la transizione digitale, azioni di contrasto al precariato dilagante nel mercato del lavoro giornalistico, interventi contro il fenomeno preoccupante delle minacce ai cronisti e per arginare l’utilizzo delle querele temerarie come bavaglio alla stampa, norme a tutela del segreto professionale e delle fonti dei giornalisti; di riforme dell’Ordine e del sistema di governance del servizio pubblico radiotelevisivo. Norme e interventi a tutela e a sostegno di un’informazione libera, autorevole e di qualità sono norme a tutela della democrazia. La legge sull’editoria è in vigore dal 1981, un aggiornamento è urgente“.