Tampone gratuito per chi vuole visitare il proprio caro nelle strutture residenziali della regione, come Rsa o Rsd. Un modo per proteggere gli ospiti fragili, anziani e disabili, e soprattutto permettere di nuovo il fondamentale contatto umano. La Giunta regionale ha deliberato una procedura per agevolare gli ingressi in struttura anche a chi non è immunizzato.
Oggi per entrare nelle residenze è infatti necessario aver ricevuto almeno una prima dose di vaccino da 15 giorni, essere guariti dal Covid o, appunto, avere effettuato nelle 48 ore precedenti un tampone molecolare o antigenico rapido di terza generazione con esito negativo.
“Questo provvedimento completa l’ordinanza del presidente Giani con la quale si consente finalmente il ritorno di amici e familiari nelle residenza per anziani, per persone con disabilità e in tutte le strutture residenziali della rete territoriale – commenta l’assessora regionale alle Politiche sociali, Serena Spinelli – La gratuità del tampone favorirà coloro che sono ancora in attesa del vaccino”.
La procedura per il tampone gratuito
Nei prossimi giorni la procedura e tutti gli aggiornamenti utili per le strutture saranno pubblicati sul sito della Regione.
In generale, familiari e amici che intendono visitare un ospite dovranno formulare la richiesta del tampone alla struttura nel momento in cui si attiveranno per prenotare la visita. Un referente della struttura, autorizzato dalla Regione Toscana, invierà loro un codice tampone con il quale potranno prenotarlo ed effettuarlo gratuitamente. Alle strutture residenziali che non saranno in grado di effettuare tale inserimento, sarà fornito un riferimento cui indirizzare i familiari/visitatori per la richiesta del codice. L’accesso gratuito al tampone potrà avvenire per un massimo di due volte al mese.
Il patto di condivisione del rischio
Con la delibera sono stati approvati anche gli elementi essenziali per la predisposizione del Patto di condivisione del rischio, il documento che dovrà essere sottoscritto da parte dei visitatori all’ingresso nelle residenze assistite e nelle strutture di lungodegenza. “Permetterà alle strutture – spiega ancora l’assessora Spinelli – di esplicitare con i visitatori gli impegni reciproci da assumere per garantire che tutto possa svolgersi in sicurezza, con la massima attenzione che ancora è necessaria per prevenire i contagi, dentro e fuori le residenze”.
Il patto stabilisce gli impegni reciproci di struttura e ospite in visita affinché vengano rispettate tutte le misure legate all’emergenza Covid.19. Il visitatore sarà tenuto a prenotare l’incontro, a fornire informazioni circa la presenza di sintomi riconducibili al COVID-19 e non presentarsi in caso di febbre o altri sintomi simil influenzali.
Durante la permanenza in struttura, il visitatore sarà tenuto al rispetto delle regole previste, come l’uso di percorsi definiti, l’utilizzo dei dispositivi di protezione, il lavaggio delle mani con utilizzo di gel idroalcolico ed evitare l’introduzione di qualsiasi oggetto o alimento se non in accordo con la struttura.