Un progetto per tornare a vivere il proprio quartiere e gli spazi pubblici senza paura. La crisi generata dal Covid-19 ha sicuramente evidenziato l’importanza dello spazio pubblico e della vita di comunità. Partendo da questa esigenza – e per rilanciare il concetto con cui negli anni ’60 gli architetti Ferdinando Poggi, Leonardo Ricci e Leonardo Savioli andarono a progettare il quartiere di Sorgane per realizzare un sistema urbano articolato e unitario che intendeva valorizzare la socialità fra gli abitanti – nasce Tam Tam, progetto di architettura temporanea per una nuova periferia realizzato con la comunità residente. L’iniziativa è curata e ideata da ND Studio, team con base a Firenze che sviluppa progetti di architettura e design “human-scaled” basati su principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale.
L’inaugurazione è prevista per domenica 28 giugno alle ore 17 e il banco di prova sarà Piazza Istria. Lo spazio sarà arricchito da dispositivi architettonici temporanei che ospiteranno sedute integrate con vasche verdi, altalene, dondoli, alberi e giochi da tavolo. La configurazione della piazza varierà secondo un processo adattivo; un meccanismo sperimentale basato sul sistema di feedback dei cittadini, in grado di far evolvere e indirizzare il progetto a seconda delle suggestioni ricevute nel tempo.
Nei mesi scorsi ND Studio – gruppo di professionisti composto da Cristina Setti, Antonio Bagni, Giulia Pagliacci, Diego Detassis, Federico Tomaselli in collaborazione con Lorenzo Nofroni – ha stimolato gli abitanti del quartiere a ripensare la loro piazza e a raccontare come vorrebbero viverla. Adesso, a partire dalle idee e dagli spunti raccolti, saranno gli abitanti stessi a trasformarla nel luogo che hanno sempre desiderato.
sfoglia la galleryI principi su cui si basa TAM TAM sono quelli dell’economia circolare, dell’architettura incrementale e della social innovation. Nella realizzazione del progetto è fondamentale la scelta dei materiali ed il loro reperimento: la parte strutturale dei dispositivi architettonici temporanei – detti anche moduli – è infatti costituita da elementi prefabbricati che vengono noleggiati da una ditta locale, abbattendo così sia l’impatto ambientale che deriva della dismissione e della nuova produzione, sia dal riciclo dei materiali – che, sebbene rappresenti una pratica efficace, comporta un impatto ambientale ed energetico non trascurabile.
TAM TAM va quindi ad innescare un processo virtuoso, volto ad incentivare l’azione dei cittadini al riuso, stimolare una diffusa creatività individuale e collettiva e sensibilizzare una visione dello spazio inteso come bene comune di cui avere cura sia come fruitori che come artefici.