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Suvereto, il progetto della nuova stazione elettrica si presenta al pubblico

Immersa nel paesaggio toscano e con facciate modulari composte da elementi in terracotta: così sarà la nuova stazione elettrica nel comune della Val di Cornia

Il progetto di quella che sarà la nuova stazione elettrica di Suvereto di Terna è stato presentato alla popolazione del comune in provincia di Livorno. Attraverso monitor digitali e installazioni rappresentative dei materiali scelti per la realizzazione del nuovo edificio, sono stati illustrati tutti i dettagli dell’infrastruttura che sorgerà all’interno dell’area dell’esistente stazione elettrica di Terna a Suvereto.

Questa centrale rientra nell’ambito del rifacimento del collegamento elettrico in corrente continua a 200kV tra Sardegna. Corsica e Italia che, una volta completa, avrà un ruolo cruciale per favorire la riduzione delle perdite di rete e una maggiore integrazione con le fonti rinnovabili.

La presentazione, in presenza e nel completo rispetto delle norme anticontagio, arriva dopo oltre un anno di “Terna Incontra” svolti in modalità digitale a causa della pandemia. Nella piazza insieme ai tecnici di Terna, hanno partecipato gli architetti dello studio Pierattelli Architetture di Firenze che hanno progettato l’impianto.

Stazione elettrica di Suvereto – © Pierattelli Architetture

Il progetto

Il progetto, eletto vincitore tra i 28 elaborati che hanno partecipato al contest promosso da Terna lo scorso 20 maggio, si basa su una idea progettuale che ha come elemento cardine l’armonia tra l’architettura e la natura della Toscana in cui si immerge, il suo paesaggio fatto di campi coltivati, una vegetazione tipica e alcuni colori definiti, come quello del cotto nelle sue sfumature calde e materiche, che la contraddistinguono.

Gli edifici sono definiti da facciate modulari composte da elementi geometrici in terracotta, materiale tipico di questo territorio, agganciati a cavi di acciaio. Il cotto si fa carico delle sfumature del paesaggio circostante, ne riflette toni, bellezza e calore. Piante autoctone, come olivi, cipressi e pini, creano una continuità con il paesaggio agricolo circostante, rievocando al tempo stesso l’identità culturale del territorio.

Le soluzioni architettoniche individuate permettono di minimizzare l’impatto ambientale della stazione elettrica nel contesto in cui andrà ad inserirsi, a queste si vanno aggiungere l’innovazione, l’originalità e il carattere estetico, insieme al ripristino della vegetazione, alla riduzione delle tempistiche di realizzazione e la facilità di manutenzione dell’opera. Tutti questi sono stati gli aspetti valutati dalla commissione per decretare il progetto vincitore.

 

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