Paolo Conticini, Valentina Cervi, Alessandro Haber, Alessandro Paci, Lorenzo Baglioni, Elio Germano sono questi i protagonisti di “Sussulti Metropolitani” il festival della piana fiorentina, la cui seconda edizione si svolgerà dal 25 al 29 agosto nel parco di Quinto Basso a Sesto Fiorentino. In tutto cinque giorni di eventi di teatro, musica, letture animate, laboratori per bambini a ingresso libero su prenotazione.
Il festival unisce i comuni ad ovest di Firenze, coinvolgendo attivamente le istituzioni locali, una rete che coopera al fine di realizzare progetti condivisi, incentivando la partecipazione dei cittadini, mantenendo alto l’obiettivo di realizzare manifestazioni culturali e artistiche che producano ricadute sui territori e stimolino dinamiche locali di crescita e arricchimento culturale, sociale ed economico.
L’anfiteatro del parco urbano per la prima volta verrà valorizzato con un palco per spettacoli, una sorta di battesimo per la cittadinanza, uno spazio verde recuperato che diventa così fulcro di un progetto di riqualificazione territoriale del quartiere, e non solo. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione e al sostegno del Comune di Sesto Fiorentino, all’interno di “Quinto Social Street”, progetto finanziato dalla Regione Toscana con DD 21253/2019 – Interventi per la sicurezza urbana integrata.
Gli spettacoli per i bambini
Parte fondamentale del festival ogni giorno alle ore 18.30 letture animate e laboratori per bambini e famiglie: “Animali parlanti e dove ascoltarli”, tra racconti e origami, con Valentina Cappelletti, Guido Materi, Emanuel Baldi e Bernardo Gambassi (25/08, dai 5 ai 10 anni); “Let’s play”, laboratorio di teatro e lingua inglese, con Valentina Cappelletti e Cristina Pellissero (26/08, dai 6 ai 10 anni); “La rapa gigante”, in cui due artisti girovaghi, con valigie piene di storie, girano per il parco in cerca di pubblico, con Manola Nifosi e Sergio Aguirre (27/08); “Un parco da paura”, itinerario teatrale al calar del sole con storie da rabbrividire ma anche ridere a crepapelle (27/08, dai 6 ai 10 anni); “La marcia degli alberi”, in cui un botanico/attore guiderà gli spettatori in un appassionante percorso, fatto di domande ma soprattutto straordinarie risposte, di Andrea Bruno Savelli con Leonardo Paoli (28/08, dai 6 anni).
Un festival “diffuso”
Per la prima volta, nel calendario, anche una serie di eventi diffusi nei vari comuni: Maledette Canzoni d’Amore il 26 agosto a Lastra a Signa in Piazza del Comune, il 31 agosto a Calenzano al Giardino del Castello, il 3 settembre a Scandicci alla Casa del Popolo Vittorio Masiani, il 19 settembre a Campi Bisenzio al Giardino de Il Rosi; Un giardino da sfogliare il 27 agosto a Scandicci al Giardino della Biblioteca, il 28 agosto a Campi Bisenzio al Giardino de Il Rosi, il 31 agosto a Calenzano al Parco del Neto; La marcia degli alberi il 5 settembre a Signa al Parco dei Renai.
Il programma degli spettacoli
Ad aprire il festival, mercoledì 25 agosto alle ore 21.30 sarà “Matrimonio per caso”, nuovissima produzione del Teatrodante Carlo Monni, fresco del debutto alla Versiliana, per la regia di Andrea Bruno Savelli, con Alessandro Paci e Diletta Oculisti, su musiche di Oliver Lapio. Due single, ignari del proprio destino, si incontrano casualmente cercando il regalo per lo stesso matrimonio, scatenando una serie di situazioni esilaranti. Una commedia divertente che vuol far riflettere – tra una risata ed un’altra – sulle nevrosi e sulle folli dinamiche di una coppia moderna, cercando una alternativa per concedersi la possibilità di una vita felice. Nello spettacolo si scopre in Alessandro Paci un artista completo, in grado di far ridere con garbo.
Giovedì 26 sul palco Paolo Conticini in “La prima volta”, di Conticini e Luigi Russo. Conticini, star della televisione italiana e beniamino del pubblico, viene a Sesto Fiorentino per raccontare – tra prosa e musica – la sua incredibile carriera, dai primi lavori (modello, poi gestore di una palestra e infine buttafuori in una discoteca) all’incontro con Christian De Sica nel 1995, assegnandogli una parte nel film da lui diretto, Uomini uomini uomini. È solo l’inizio di un percorso artistico in continua evoluzione, ricco di soddisfazioni nel cinema, in tv e in teatro (con registi quali Carlo Vanzina, Neri Parenti, Carlo Verdone, e attori come Veronica Pivetti e Luca Ward). Paolo ricorda, e le sue prime volte diventano le nostre, i suoi dubbi anche, così come le occasioni perse e le piccole soddisfazioni, insegnandoci che tutti quelli che hanno un sogno possono farcela a realizzarlo.
Venerdì 27 sul palco Lorenzo Baglioni in “Siamo le foto che scartiamo”, di e con Lorenzo Baglioni e Michele Baglioni, con la partecipazione di Damiano Sardi, Produzione Ridens. Novanta minuti di energia, idee, risate e tanta musica in uno show tra novità e successi dell’artista. Baglioni è uno degli interpreti più seguiti, forte di un modo di esprimersi divertente e mai banale, persino divulgativo, qui alle prese con la psicosi dei social, del “se non mi fotografo, non esisto”.
A metà tra prosa e musica anche l’evento di sabato 28 “Haber, le sue canzoni e Bukowski”, di e con Alessandro Haber, con Sasà Flauto, che lo affiancherà con chitarra e voce e con il talentuoso pianista Fabrizio Romano. Lo spettacolo darà voce all’amore per la musica del grande artista, uno dei più grandi interpreti in Italia. Lasciandosi guidare dalle emozioni, Haber compierà un viaggio all’interno della sua memoria, della sua storia e carriera, interpretando sia brani propri che quelli di altri autori, alternandoli a poesie di Bukowski e Borges.
Domenica 29 in programma un doppio evento. Alle ore 18.30 alla Fonte dei Seppi a Monte Morello “Segnale d’allarme – La mia battaglia VR”, per la regia di Elio Germano e Omar Rashid, uno spettacolo in realtà virtuale che si potrà vedere grazie a supporti visivi particolari di GOLD. La mia battaglia è il segnale d’allarme che Germano lancia contro l’informazione fatta solo di opinioni, la tecnologia che rischia di essere veicolo di pura distrazione di massa e una cultura mainstream che finisce per fagocitare sistematicamente la nicchia, sottraendole anche le opportunità concesse dalla tecnologia. Il monologo porta a riflettere e a porsi domande su vari temi: il consenso, il libero pensiero, l’affabulazione, la dittatura. È una feroce e allucinata narrazione in cui un attore, o forse un comico, ipnotizzatore non dichiarato, manipola gli spettatori in un crescendo di autocompiacimento, fino a giungere, al termine del suo show, a una drammatica imprevedibile svolta. Portatore di un muto volere collettivo diffuso nell’aria, l’artista da figura autorevole si farà a poco a poco sempre più autoritario, evocando lo spettro di un estremismo di ritorno travestito da semplice buon senso.
Il festival si chiuderà alle ore 21.30, con “La strada che va in città”, per la regia di Iaia Forte, monologo con Valentina Cervi, tratto dal libro omonimo di Natalia Ginzburg. L’unione di due grandi artiste che portano sulla scena una storia buffa e commovente. Per Delia prendere “la strada che va in città” significa accettare un matrimonio d’interesse, salvo poi scoprire che il vero amore si trova altrove. La sua è una storia di passioni senza via d’uscita, anime alla ricerca di un approdo sicuro dove lenire le proprie delusioni. Valentina Cervi offre un’interpretazione intensa, capace di descrivere la solitudine di un’esistenza fragile, mostrandoci il lungo e faticoso cammino con cui Delia diventa donna e poi mamma, alla ricerca di un riscatto sociale. Ad accompagnarla sul palco, le video-installazioni dell’artista Giovanni Frangi.
Per informazioni e prenotazioni sussulti_metropolitani.eventbrite.it; Whatsapp 3463038170.