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Sullo sfondo della Gioconda c’è Bobbio: la teoria della ricercatrice Carla Gori

A sostegno della ricerca della studiosa un gruppo di scienziati ha confermato la presenza di Leonardo Da Vinci in località Pierfrancesco di Gropparello, vicino a Bobbio (Piacenza)

Gioconda

Sullo sfondo della Gioconda, capolavoro di Leonardo Da Vinci, ci sarebbe non la campagna toscana bensì il paesaggio di Bobbio (in provincia di Piacenza) visto dal castello Malaspina Dal Verme.

Questa è la teoria formulata dalla ricercatrice Carla Gori che nei mesi scorsi ha pubblicato un articolo sui disegni murali del castello Malaspina Dal Verme dedicati al giostratore Galeazzo Sanseverino, mecenate e amico di Leonardo.

La studiosa ha ipotizzato che l’artista ne avesse quantomeno supervisionato in loco il progetto.

Il ponte Gobbo e altri indizi

Nel 2010 Carla Gori aveva identificato alle spalle della Monna Lisa il Ponte Gobbo di Bobbio, teoria confermata nel 2015 anche dagli studi in 3D degli architetti Davide e Angelo Bellocchi.

Oltre al Ponte Gobbo, il fiume Trebbia e la sua grande ansa coincidono con il corso d’acqua raffigurato a destra della Gioconda. Stesso discorso vale per le montagne sullo sfondo, simili ai rilievi della val Tidone, alla Pietra Parcellara e alla zona dei calanchi.

Chi era davvero la Gioconda?

La studiosa ha identificato la Gioconda in Bianca Giovanna Sforza moglie del Sanseverino, figlia di Ludovico il Moro, duca di Milano e signore di Bobbio e non Lisa Gherardini moglie di Francesco del Giocondo come comunemente ritenuto dagli studiosi di Leonardo.

La Val Trebbia era famigliare a Leonardo anche “a tavola”, perché nella sua vigna di Milano coltivava la malvasia di candia aromatica, tipica della Val Tidone, come ha rivelato nel 2015 la comparazione del dna fatta sul vitigno autoctono dall’Università di Agraria di Milano.

“Le evidenze scientifiche convergono nel localizzare Leonardo nel paesaggio della Gioconda. Per il resto ha dichiarato la ricercatriceconfido nella frase di Leonardo: La verità solo fu figliola del tempo”.

La nuova conferma della presenza di Leonardo a Bobbio

A sostegno della teoria di Carla Gori arriva la recente scoperta di un gruppo di scienziati guidati da Andrea Baucon dell’Università di Genova e Gerolamo Lo Russo del Museo di Storia Naturale di Piacenza che confermano la presenza di Leonardo in località Pierfrancesco di Gropparello, vicino a Bobbio (Piacenza).

Ha dichiarato Carla Gori: “Gli studi condotti sugli icnofossili (tracce fossili di impronte di antichi esseri viventi) hanno provato che le medesime forme nella pietra sono state studiate e riprodotte da Leonardo nel Codice Leicester. Dai paleontologi mi è giunta conferma che gli icnofossili tipici di Pierfrancesco si trovano in Bobbio, raggiungibile facilmente da Leonardo a schiena d’asino”.

“Che quel territorio fosse di grande interesse geologico per Leonardo lo avevo scritto nel 2011, ma la recente scoperta pubblicata da Rips, rivista specializzata in geologia di livello mondiale, ha valore scientifico assoluto” spiega ancora Carla Glori.

La Gioconda

La Gioconda, nota anche come Monna Lisa, fu dipinta da Leonardo Da Vinci tra il 1503 e il 1506

E’ un dipinto a olio su tavola, non particolarmente grande (misura infatti 77 centimetri per 53), oggi esposto al Museo Louvre di Parigi.

Proprio dal Louvre venne rubata nel 1911 da un operaio italiano, Vincenzo Peruggia, che per spirito di patriottismo voleva riportare il quadro in Italia.

Due anni dopo la Gioconda fu ritrovata a Firenze e restituita ai francesi.

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