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Studentato pubblico, housing sociale e cultura: così rinasce San Salvi a Firenze

Il Comune ha approvato il progetto di trasformazione urbana del complesso e la candidatura ai fondi Fesr, anche per rispondere all’emergenza casa

San Salvi

Uno studentato pubblico da circa 30 posti, housing sociale con 12 alloggi ma anche funzioni aperte al pubblico come sale studio e biblioteca. E poi arte e cultura, con la creazione di uno spazio espositivo per le opere di ‘art brut’ prodotte dal centro espressivo La Tinaia. Sono questi i progetti messi in campo dal Comune di Firenze per la rinascita del complesso di San Salvi e la sua restituzione completa alla città.

Rigenerazione urbana per i 5mila mq del complesso

La giunta comunale ha approvato i progetti di fattibilità economica per i padiglioni 33, 34, 35 e 37 di San Salvi, propedeutici alla candidatura a fondi Fesr. L’operazione di riqualificazione, infatti, rientra tra le strategie territoriali selezionate dalla Regione Toscana per l’ammissione al Programma Fesr.

“Quella che riguarda San Salvi è una grande operazione di rigenerazione urbana per restituire ai fiorentini una parte di città importante, destinandola a diverse funzioni pubbliche – sottolinea  la sindaca Sara Funaro la delibera che abbiamo approvato è un passo ulteriore verso la rinascita del complesso, riguarda un’area di circa 5mila metri quadri di cui 1900 saranno destinati a studentato pubblico e 1500 ad alloggi sociali, per fornire così risposte concrete a un tema a cui teniamo moltissimo che è quello dell’abitare in tutti i suoi aspetti, compreso quello che riguarda gli studenti universitari. Ci sarà anche un’attenzione importante a valorizzare il percorso di ricerca artistica compiuto dal centro la Tinaia, e più in generale la volontà di destinare il complesso a funzioni pubbliche, a cui si aggiunge il recupero delle aree circostanti gli edifici con percorsi pedonali e ciclabili e la riconnessione con il verde esistente. Un progetto di ampio respiro, insomma, che da’ risposte alla città sotto diversi aspetti e preserva la vocazione sociale e culturale di questa struttura”.

Un intervento da 10 milioni di euro

Per quanto riguarda la riqualificazione dei padiglioni 33, 34 e 35, proprietà di ASL e oggetto di convezione per la piena disponibilità da parte del Comune, si parla della realizzazione di uno studentato pubblico da circa 30 posti letto housing sociale per 12 alloggi al primo e secondo piano, funzioni aperte al pubblico come una sala studio e una biblioteca al piano terra, il mantenimento delle realtà già operanti negli spazi del piano terra (come società della Ragione e cooperativa Atelier), altri spazi al piano terra che l’amministrazione sta studiando come adibire a funzioni pubbliche. Complessivamente per questo intervento sono diretti 7,2 milioni di euro che serviranno sia per la riqualificazione che per adeguamento e efficientamento impiantistico.

Per quanto riguarda la palazzina 37, sarà oggetto di un completo intervento di ristrutturazione, che comporterà lo spostamento del centro espressivo la Tinaia per adibire una parte di questo spazio a centro espositivo a gestione comunale delle opere di ‘art brut’ prodotte dalla stessa, proprio per valorizzare questo patrimonio. Previsto il mantenimento e la restaurazione del murale, realizzato nel 1978 dai ragazzi della brigata Boschi in collaborazione con i pazienti, ubicato sulla parete nord dell’edificio. Per questo intervento sono diretti 2,3 milioni di euro.

C’è poi tutta la riqualificazione delle aree esterne degli immobili a cui si aggiunge anche la realizzazione di una pista ciclabile dall’ingresso di San Salvi ai padiglioni coinvolti dall’intervento, operazione che attuerà la direzione Ambiente per un costo di 500mila euro. In totale si tratta di un investimento di 10 milioni di euro, di cui 8 complessivi su fondi FESR 2021 2027 e 2 su fondi dell’ente.

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