Uniti grazie all’arte di strada. Alcuni street artists di fama internazionale hanno dato nuova vita al alcuni luoghi della Garfagnana realizzando dei murales per dare vita ad un progetto di rigenerazione urbana.
Quello che è nato è un itinerario tra presente e passato attraverso sei comuni della Garfagnana. Promosso dal Consiglio della Regione Toscana, con il coordinamento dell’associazione Start Attitude e del suo fondatore Gian Guido Grassi, il percorso è stato inaugurato con un vero e proprio tour attraverso la Garfagnana. “La street art – ha detto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio della Regione Toscana presente all’inaugurazione insieme ai sindaci dei territori coinvolti- ha la caratteristica unica di far entrare l’arte nella vita quotidiana delle persone. Per questo, come Consiglio Regionale, grazie al bando RI Generazione Toscana, abbiamo finanziato quasi 50 Comuni, per realizzare opere a cielo aperto. Il Bando è stato utilizzato da oltre 190 comuni in tutta la Toscana anche per altri obiettivi , legati comunque alle nuove generazioni. Sono davvero orgoglioso che con la riduzione dei costi della politica siamo riusciti a colorare e rendere più bella la nostra Toscana, la street art offre una voce alternativa che può essere sorprendentemente diretta e disarmante nella sua sincerità”.”.
Attraverso immagini potenti gli artisti di strada affrontano temi come l’ingiustizia sociale, la politica, i diritti umani e l’ambiente.
“Amo questa terra. Mio nonno Alberto era nato al Poggio e poi, come tanti, si era dovuto spostare per lavoro. Fu primario di pediatria a Lucca dove sono nato e cresciuto – ha aggiunto Gian Guido Grassi, curatore del progetto – sono orgoglioso di queste radici e spero di apportare il mio contributo. Ho invitato Bastardilla, Ericailcane, Hitnes e Zed1 a raccontare sulle pareti le storie e le peculiarità che ci appartengono: abbiamo creato un dialogo tra il contemporaneo e l’identità della nostra terra”.
Non solo murales
Negli scorsi mesi i comuni di Barga, Castiglione di Garfagnana, Fosciandora, Gallicano, Pieve Fosciana e Villa Collemandina sono stati teatro di operazioni di live painting, destinate a lasciare una traccia indelebile: gli artisti, tutti di fama internazionale, si sono ispirati alle tradizioni popolari per realizzare murales, ispirati alla natura e alla storia dei borghi, tutti vicini, ma unici e caratteristici. Ogni volta che un artista si trovava a dipingere una grande parete è stata una festa per il paese.
I murales
Le prime opere a vedere la luce sono state il murales di Riana, frazione di Fosciandora, e quello di Castiglione di Garfagnana, presso la scuola dell’infanzia, entrambi dipinti da Hitnes. A Riana per creare una grande “festa del vino”, un dipinto che evoca la vita nella vigna e la festa che ogni anno si tiene a Fosciandora. Tra le altre aree oggetto di intervento le frazioni di Lupinaia e Cesarana dove i dipinti di Bastardilla e Zed1, sono ispirati rispettivamente alla civiltà della castagna e alle storielle dei cesarani.
A Castiglione di Garfagnana, invece, sull’edificio della scuola materna è sorto un grande bosco, popolato da lupi e altri animali: Hitnes ci invita a riflettere sul legame tra uomo e natura. Zed1 sulla scuola materna e sulla scuola elementare di Pieve Fosciana a realizzato l’opera Il tricolore, dedicato ai motti del 1831 quando nel paese fu sventolata la prima bandiera italiana di tutta la Toscana. Sulla Sala Guazzelli di Gallicano, ex cartiera che domina il torrente della Turrite, Ericailcane ha fatto un omaggio al tema dell’acqua riprendendo un sonetto di Dante. A Villa Collemandina il professore Giandomenico Semeraro, docente di storia dell’arte, ha coinvolto gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze; a Barga sono state disseminate nel territorio comunale dei poster di autori vari, Tony Phillips, Sandra Rigali, Nick Kraczyna, Fabrizio Da Prato, Giulia Noeyes, Keane.
Le mostre in programma
Coinvolto nell’itinerario dedicato all’arte urbana anche il centro di Barga, la cui Galleria Comunale ha in programma un fitto calendario di mostre sullo stesso filo conduttore: fino al 5 maggio le sale ospitano la collettiva Storytelling, a cura dello stesso Gian Guido Grassi, con le opere di 108, Aec Interesni Kazki, Alexey Morosov, Alice Pasquini, Aris, Francesco Barbieri, Gaia, Giulia Noyes, Joys, Moneyless, Muz, Nocurves, Ozmo, Sten E Lex, Tellas, Zed1. Il progetto rientra nella più ampia agenda “InComune”, ideata dagli artisti Giorgia Madiai e Kerry Bell con l’obiettivo di aggregare la comunità artistica del territorio, invitando a partecipare i creativi che vivono e sono legati alla Valle del Serchio, alla Garfagnana e alla Lucchesia.