Slitta al 2021 il verdetto della Cassazione sul processo per la strage di Viareggio, il disastro ferroviario avvenuto la notte del 29 giugno 2019, che costò la vita a 32 persone, tra cui 3 bambini.
È stata fissata per l’8 gennaio del prossimo anno, con inizio alle ore dieci del mattino, la camera di consiglio dei giudici della Quarta sezione penale della Cassazione – presieduti da Giacomo Fumu – che devono decidere se confermare o meno il verdetto emesso dalla Corte di Appello di Firenze il 20 giugno 2019 nei confronti di circa una trentina di imputati per la strage di Viareggio, tra i quali l’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti, anche ex ad di Finmeccanica-Leonardo, condannato in primo e secondo grado a sette anni di reclusione.
Il Procuratore Generale della Cassazione ha chiesto appello bis per Moretti
Moretti in appello ha rinunciato alla prescrizione. Per lui e per l’ex certificatore della sicurezza di Rfi Francesco Favo (condannato a quattro anni), il Procuratore Generale (Pg) della Cassazione Pasquale Fimiani ha chiesto l’annullamento con rinvio delle condanne e un appello bis.
Il Pg inoltre ha condiviso il ricorso con il quale la Procura generale di Firenze ha chiesto l’annullamento con rinvio dei proscioglimenti per i manager Giovanni Costa e Giorgio Di Marco.
Se venissero accolte tali richieste, si riaprirebbe il dibattimento in appello per questi quattro imputati. Per tutte le altre posizioni – comprese quelle dei dirigenti delle società tedesche e austriache incaricate della manutenzione dei carri cisterna, uno dei quali deragliò provocando l’esplosione del gpl – il Pg Fimiani ha chiesto di confermare le condanne emesse
dalla Corte fiorentina che includono quelle di Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia, e Michele Mario Elia, ex ad di Rfi, entrambe hanno sei anni di reclusione da scontare.
Il dissenso dei familiari delle vittime
Forte il dissenso contro la richiesta di un altro appello per Moretti espresso dai familiari delle vittime della strage di Viareggio, riuniti nell’associazione “Il Mondo che vorrei“, coordinata da Marco Piagentini che nel disastro ha perso la moglie e due figli, ed è rimasto gravemente ustionato insieme al terzo figlio sopravvissuto.
“Nelle settimane scorse si erano palesate manovre in corso e di soccorso per ‘sollevare’ dalle proprie pesanti e gravi responsabilità dell’ex amministratore delegato Fs Moretti; ieri abbiamo avuto la conferma che questa devastante azione ha segnato dei punti a suo favore” riporta la nota de “Il Mondo che vorrei” firmata da Piagentini.
I familiari delle vittime hanno seguito via social dalla sala della Croce Verde di Viareggio i quattro giorni di udienza che si sono svolti a partire dal due dicembre nell’Aula Giallombardo della Cassazione. Le misure contro il Covid hanno infatti consentito l’ingresso in aula solo ai difensori, però una piccola rappresentanza di familiari delle vittime ha voluto essere presente sotto la Cassazione.