Sono passati 78 anni dalla strage di Aiale, consumatasi a guerra ormai finita per mano dei nazifascisti. Furono 17 le persone innocenti, la popolazione inerme del piccolo borgo, a perire. Un episodio tragico da non dimenticare come ha ricordato l’assessora regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini.
“Essere qua – ha ricordato – significa non solo portare avanti il dovere della memoria ma soprattutto il dovere dell’impegno che ci deve spingere a non abbassare la guardia rispetto ai tanti, troppi episodi di discriminazione, di violenza, di rigurgiti nazifascisti a cui ancora assistiamo nel nostro Paese e non solo”.
Alla commemorazione organizzata dal comune di Casciana Terme Lari, erano presenti i familiari, la prefetta di Pisa e il presidente della Provincia, l’Anpi e l’Aned, amministratrici e amministratori dei Comuni vicini, autorità civili e militari, insieme alle associazioni e alla cittadinanza. “Quest’anno ricorrono i 100 anni dalla marcia su Roma – ha proseguito Nardini – Una data cruciale in quel ventennio così buio e vergognoso. Mi auguro che il nostro Paese trovi il coraggio una volta per tutte di fare i conti con la propria storia, e decida di sciogliere le associazioni che si richiamano al nazifascismo“.
Nardini ha voluto poi elogiare Teresa Mattei, la partigiana Chicchi, che dette “un contributo importante nella stesura della Costituzione, aggiungendo due paroline, dal significato enorme: quel “di fatto” all’articolo forse più bello, l’articolo 3”.
Ricordando poi che a pochi chilometri da Aiale, a San Rossore, furono firmate le legge razziali, atto che portò il nostro Paese a uno dei punti più bassi che l’umanità abbia toccato, Nardini ha sottolineato il valore della cultura e quanto al nazifascismo questo facesse evidentemente paura. La Toscana, durante la seconda guerra mondiale, ha pagato quindi un prezzo altissimo per ribadire il suo ruolo di terra di antifascismo e di Resistenza.