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Strage dei Georgofili: le iniziative del 26 maggio per non dimenticare

A Firenze una due giorni di incontri e commemorazioni per tenere viva la memoria del terribile attentato di mafia avvenuto nel 1993

Per ricordare le vittime della Strage dei Georgofili, compiuta nella notte tra il 25 e il 26 maggio di ventisei anni fa per mano della mafia, Firenze propone una serie di iniziative, in collaborazione con l’associazione “Tra i familiari della strage di via dei Georgofili”.

Le commemorazioni inizieranno domenica mattina, 26 maggio, alle ore 11, nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, dove il liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze presenterà un documentario sulla strage realizzato dagli studenti, parte dei lavori che vengono realizzati nelle scuole cittadine ogni anno sul tema. Nel pomeriggio, alle 16:30, si terrà il convegno “Antimafia, antiterrorismo”, al quale interverrà l’Assessore alla Legalità e alla Presidenza della Regione, insieme al provveditore per Toscana e Umbria dell’amministrazione penitenziaria Antonio Fullone, il procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, la prefetta di Firenze Laura Lega e l’avvocato di parte civile al processo “Stragi 1993” Danilo Ammannato.

Alle 21 sarà il momento del ricordo solenne, con una performance musicale dei ragazzi del Liceo Leonardo Da Vinci in piazza della Signoria (Palazzo Vecchio in caso di pioggia), a cui seguiranno il saluto delle istituzioni, l’intervento dell’associazione “Tra i familiari” e la messa in scena dei “Pagliacci” di Leoncavallo. Alle una di notte, un corteo formato dai gonfaloni del Comune di Firenze, della Città metropolitana e della Regione Toscana, con i labari delle associazioni di volontariato, si muoverà per andare a deporre una corona di alloro sul luogo dell’attentato, nell’ora esatta in cui la bomba esplose.

Le iniziative proseguiranno anche il giorno successivo, nelle località limitrofe: alle 8:30, al cimitero della Romola, a San Casciano Val di Pesa, il gonfalone della Città di Firenze renderà omaggio alla famiglia Nencioni, di lì originaria. Stessi onori saranno resi al luogo di sepoltura di Dario Capolicchio alle 9, presso il cimitero di Sarzanello, in Liguria.

La Toscana vuole così ricordare gli effetti disastrosi di quella autobomba fatta esplodere per volere di Cosa Nostra il 26 maggio del ’93 sotto la Torre de’ Pulci, sede dell’Accademia dei Georgofili. Oltre ai quarantuno feriti, l’attentato provocò cinque morti: Angela Fiume e Fabrizio Nencioni, le loro figlie Nadia e Caterina di nove anni e due mesi, lo studente di architettura Dario Capolicchio di Sarzana.

La Regione Toscana, che è stata anche parte civile nei processi e che presso il suo Centro Cultura Legalità Democratica conserva i faldoni dei dibattimenti, promuove questa giornata insieme all’associazione dei familiari delle vittime, con il Patrocinio del Comune di Firenze e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e la Città Metropolitana.

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