Sono trascorsi trent’anni dalla strage dei Georgofili e Firenze si prepara a ricordare questa triste ricorrenza. Enti locali e istituzioni culturali sono al lavoro per definire il programma delle iniziative. L’arresto del boss Messina Denaro e la scelta di chiamare l’operazione Tramonto hanno riacceso i riflettori su questa strage di mafia.
Era il 27 maggio 1993 quando un Fiat Fiorino imbottito di esplosivo saltò in aria poco lontano dal Museo degli Uffizi. Una violenta esplosione che sterminò un’intera famiglia con due bambine piccole e uccise anche uno studente. Furono trentotto i feriti. Ingenti i danni provocati anche al Museo degli Uffizi. Firenze si prepara a ricordare questa triste ricorrenza.
La prima iniziativa di rilievo in vista delle celebrazioni di maggio l’annuncia l’Accademia dei Georgofili. Ha lanciato sui social un appello per entrare in contatto con i volontari (studenti, professori, professionisti, cittadini) e le associazioni che prestarono aiuto dopo l’attentato di via dei Georgofili del 27 maggio 1993.
In molti offrirono la loro opera disinteressata nel recupero del materiale librario, archivistico ed artistico disperso nelle macerie. Sull’esempio di quanto già fatto con gli Angeli del fango in occasione dell’alluvione del 4 novembre 1996, vennero stilati degli elenchi.
Prima ancora che i lavori di restauro nella sede accademica fosse terminati l’allora presidente dell’Accademia, Franco Scaramuzzi organizzò alcuni incontri con i volontari per consegnare loro un attestato di benemerenza. Oggi l’Accademia conserva ancora i diplomi di chi, per svariati motivi, non poté partecipare.
A tutti i Georgofili rivolgono l’invito a partecipare a un incontro organizzato nel pomeriggio di giovedì 25 maggio. Per confermare la partecipazione è necessaria la prenotazione. Invece il programma del trentennale è ancora in via di definizione e sarà diffuso quanto prima.