Ridurre il fumo di sigarette (comprese quelle elettroniche) in ateneo e creare un ambiente di studio e di lavoro più sano e sostenibile. E’ l’obiettivo di “Segnali di fumo“, l’iniziativa appena lanciata dalla commissione per lo sviluppo sostenibile dell’Università di Pisa. Prima tappa il dipartimento di chimica e chimica industriale che punta a diventare un modello per l’intera comunità.
Tra le misure adottate c’è la creazione di spazi riservati ai fumatori, in zone specifiche lontane da ingressi e aree comuni. E’ stata anche installata una cartellonistica chiara e visibile per informare correttamente tutta la comunità accademica sulle disposizioni in vigore e sulle soluzioni adottate.
Sigarette, il riciclo dei mozziconi
Un altro elemento chiave del progetto, spiega una nota dell’ateneo pisano, “è il riciclo dei mozziconi, una delle principali fonti di inquinamento urbano: grazie alla collaborazione con un’azienda specializzata, l’Università sperimenterà il riutilizzo dei filtri di sigaretta, compresi quelli dei dispositivi a tabacco riscaldato, per trasformarli in materiali ecosostenibili, come l’imbottitura per giacconi invernali”.

Un progetto per la salute e l’ambiente
“Ci siamo proposti come struttura pilota – sottolinea Fabio Bellina, direttore del dipartimento di chimica e chimica industriale – perché vogliamo ribadire e rafforzare il divieto di fumo non solo all’interno dell’intero edificio, ma anche nelle aree esterne, in particolare in prossimità di porte, finestre e prese d’aria, nel rispetto delle normative vigenti e della tutela della salute di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo”.
Secondo Elisa Giuliani, prorettrice alla sostenibilità, “il progetto rientra in un percorso più ampio di sensibilizzazione e responsabilizzazione nei confronti delle tematiche ambientali e del benessere collettivo: nei prossimi giorni contatteremo tutte le strutture per valutare l’adesione all’iniziativa, ma vogliamo anche organizzare eventi formativi sui rischi del fumo”.