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Stella di Natale, tutto quello che c’è da sapere sulla pianta delle festività

In Toscana il più grande polo produttivo d’Italia per un giro d’affari da circa 13 milioni. Le diverse varianti e le insospettate proprietà depurative

Le stelle di Natale

In Toscana è l’immancabile elemento decorativo in ogni casa tra Natale e Befana. La stella di Natale è la pianta che meglio rappresenta le festività più amate, pur arrivando da paesi tropicali. Le sfumature di rosso dei suoi petali e le grandi foglie portano un tocco di magia.

Sarà per il colore intenso, sarà per la disposizione delle foglie a raggiera quasi a ricordare una cometa a incorniciare i piccoli pistilli che sono di fatto il fiore reale, ma la stella di Natale è affascinante sotto tutti i punti di vista. Non è un caso che il nome latino “Euphorbia pulcherrima” significhi bellissima.

La stella di Natale Mickey Mouse

Dalla Mickey Mouse alla versione arazzo

Pochi in verità sanno che non esistono solo nella versione rossa, ma ci sono diverse varianti: bianco, rosa e perfino glitterata con le foglie spolverate di bianco. Insomma una pianta versatile presente in commercio in diverse varietà.

Tra le più insolite ci sono la Mickey Mouse che si caratterizza per i petali di forma tondeggiante proprio come le orecchie di Topolino e la multicolore “tapestry” le cui foglie ricordano un decoro, quasi la fantasia di un tappeto persiano.

Una pianta perenne ma bisognosa di cure

Nel linguaggio dei fiori la stella di Natale esprime molti significati: umiltà, saggezza, amore verso il prossimo, salute, rinnovamento e rinascita. Una pianta perenne ma molto delicata, che richiede grandi temperature per la crescita oltre a particolari cure ed attenzioni.

È una pianta da interno, in casa deve avere almeno 16-18 gradi e va esposta alla luce ma non diretta. Se la si cura bene, può tornare a fiorire. Le piante vanno bagnate da sotto per evitare che i petali si possano macchiare. Nei vivai vengono utilizzati insetti per prevenire la presenza di parassiti.

La stella di Natale tapestry

In Toscana il più grande polo produttivo

La vendita di stelle di Natale è una voce importante per il florovivaismo regionale: il giro d’affari si aggira tra i 12 ed i 13 milioni di euro. Il distretto tra Pescia e Versilia è inoltre riconosciuto a livello nazionale come polo produttivo. Ogni anno vengono prodotti circa 5 milioni di esemplari.

Il settore del florovivaismo, pur rappresentando un’eccellenza del Made in Italy, attraversa non poche difficoltà. Colpa dell’impennata dei costi di produzione, delle pratiche commerciali sleali e degli effetti dei cambiamenti climatici[/makr]. Da qui l’impegno per difendere questa realtà così significativa per la Toscana.

Le capacità depurative della stella di Natale

La stella di Natale ha capacità depurative, insomma è un vero e proprio filtro naturale. Lo dimostra il recente studio dell’istituto per la bioeconomia del Cnr presentato da Coldiretti Toscana, AssoFloro, Anci e Affi (Associazione Floricoltori e Fioristi Italiani).

Dalla ricerca emerge che le foglie della stella di Natale [mark]assorbono il benzene presente nelle vernici, il fumo di sigaretta e lo xilene prodotto da stampanti, fotocopiatrici e computer.

Le stelle di Natale – foto Cia Toscana

Il nostro studio ha dimostrato che le stelle di Natale contribuiscono a purificare l’aria liberandola da quei fattori che hanno un impatto negativo sulla nostra salute, sulla nostra concentrazione e sul nostro umore” sottolinea Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana.

Ragione in più per acquistare queste piante, divoratrici naturali dell’inquinamento. Un modo, inoltre, per sostenere anche sulla Toscana che investe su sostenibilità, innovazione e agricoltura di precisione.

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