Martedì 15 aprile a Firenze si è svolta una giornata di confronto promossa dal Corecom Toscana per analizzare lo stato del sistema dell’informazione nella regione, con il contributo delle istituzioni, degli operatori del settore e degli esperti IRPET.
Al centro del dibattito, la fotografia di un comparto in profonda trasformazione, con sfide economiche e occupazionali, ma anche con nuove opportunità da cogliere.
Il presidente della Regione Eugenio Giani ha dichiarato: “Ringrazio il Corecom e ringrazio tutti i protagonisti di questa giornata che è davvero molto importante e che diventerà un appuntamento a cadenza annuale per vedere come si evolve il mondo dell’informazione nel suo complesso nella nostra regione. Un’informazione plurale e capillare sul territorio rappresenta un valore pubblico ed è indice di vitalità in una comunità. I dati evidenziano tra luci e ombre una repentina evoluzione e delle potenzialità ancora non pienamente espresse da questo settore cruciale. In Toscana il rapporto del mondo dell’informazione con le istituzioni mi sembra sereno e costruttivo, da qui è necessario partire per progettare azioni di sostegno, in un panorama che cambia ogni giorno.”
“Il contributo pubblico dal punto di vista regionale è cresciuto significativamente in questi ultimi anni- ha detto sempre Giani, che si è detto favorevole all’ipotesi di lavorare per creare un sistema su base regionale dell’emittenza locale, con contratti di servizio sulla scorta di quanto già avviene nel rapporto che lega lo Stato centrale alla Rai- Sono orgoglioso del nostro sistema radiotelevisivo toscano formato da soggetti che a livello locale sono cresciuti in qualità e in investimenti. Nel momento in cui legiferassimo in questo senso sarei apertissimo a contratti di servizio, che gestiti in modo equilibrato senza favorire nessuno, potrebbero dare ancora più sostegno a tutto il settore”, ha concluso Giani.
Anche il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha sottolineato la centralità dell’informazione di qualità e il bisogno di una visione condivisa per il futuro del settore, ponendo l’accento su dignità lavorativa, autonomia professionale e innovazione tecnologica, sostenute da finanziamenti pubblici con regole chiare.
Il commissario Agcom Antonello Giacomelli ha proposto un accordo tra Regioni e Stato per favorire una “industria 4.0 dell’emittenza locale”, puntando a superare le debolezze strutturali con interventi non solo sussidiari, ma orientati all’innovazione.
Il presidente del Corecom, Marco Meacci, ha rimarcato la funzione di servizio pubblico delle emittenti locali, in grado di valorizzare le specificità territoriali. Ha inoltre auspicato strategie di cooperazione tra operatori per rafforzare il settore, e un nuovo patto tra istituzioni, media e giovani generazioni.
Preoccupazione è emersa dalle parole del presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Carlo Bartoli, che ha parlato di “considerazioni allarmanti” contenute nel rapporto IRPET, con un rischio concreto di impoverimento del pluralismo informativo. Un appello condiviso anche dal presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, che ha denunciato la crisi della carta stampata e chiesto che i bandi pubblici premino le realtà con giornalisti regolarmente assunti.
Infine, il giornalista e docente Francesco Giorgino ha offerto una panoramica sull’ecosistema comunicativo digitale, in un contesto mediatico sempre più complesso e in continua evoluzione.