Ha vinto la Start Cup Toscana 2020 WeaRnCare, il progetto della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che ha messo a punto un accurato strumento di supporto alla diagnosi.
WeaRnCare infatti propone un sistema che combina sensori indossabili e algoritmi di intelligenza artificiale, permettendo così al neurologo una valutazione clinica oggettiva della malattia di Parkinson. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei pazienti predicendo l’insorgenza della malattia e prevenendone il peggioramento con terapie personalizzate.
Start Cup Toscana è la sfida tra idee innovative nate dal mondo della ricerca universitaria, organizzata quest’anno dalla Scuola IMT Alti Studi Lucca, in collaborazione con gli altri atenei della Toscana: le università di Siena, Firenze e Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Sant’Anna. La finale del contest, nato con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del programma GiovaniSì, si è svolta ieri nella Cappella Guinigi del complesso di San Francesco a Lucca, sede della Scuola IMT.
Secondo e terzo classificato alla Start Cup Toscana
Secondo classificato alla Start Cup Toscana è il progetto Hexagon Warlords, presentato da un team dell’Università di Firenze. Si tratta di un videogioco di guerra e strategia di nuova generazione, che permette ai giocatori di guadagnare mentre si divertono. Come? Unendo gli straordinari incentivi economici permessi dalla blockchain di Ethereum con Unreal Engine, il più avanzato motore grafico in commercio. Una combinazione per un’esperienza all’avanguardia nel mercato dell’intrattenimento digitale.
Terzo posto per Digital Superconducting Quantum Machines (DSQM), progetto del Laboratorio Nest della Scuola Normale Superiore, per lo sviluppo di dispositivi ultraveloci e a basso consumo energetico verso la rivoluzione del 6G. L’obiettivo del progetto è rendere il mondo ancora più interconnesso con la realizzazione di supercomputer 100 volte più veloci di quelli attuali.
Robot collaborativi per la disinfezione degli ambienti
Quarto classificato alla Star Cup con menzione d’onore è Next Generation Robotics, start-up spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna che propone robot collaborativi innovativi per la disinfezione di ambienti e superfici in ambito sanitario e civile. Un’idea quanto mai attuale vista l’emergenza della pandemia da Covid-19 e la necessità di disporre di strumenti di disinfezione per ridurre il rischio di contagio.
I tre progetti più uno sul podio toscano, prenderanno parte all’edizione 2020 del “Premio Nazionale per l’Innovazione” che si svolgerà in due fasi: il 30 novembre on-line e il 4 dicembre all’Università di Bologna.