Era il mese di ottobre dello scorso anno quando l’Unione Veterani dello sport Le Signe decise di intitolare la propria sezione a Fulvio Nesti ed Egisto Pandolfini, i due calciatori scomparsi, orgoglio di Lastra per i successi ottenuti in ambito sportivo ma sopratutto per aver vestito entrambi la maglia azzurra, rappresentando insieme l’Italia del calcio nella metà degli anni Cinquanta.
Oggi i Veterani chiedono al comune un ulteriore riconoscimento per queste due grandi figure di sport ovvero che lo stadio lastrigiano porti i loro nomi. A farsi da portavoce con l’amministrazione e con il sindaco Angela Bagni e il vicesindaco ed assessore allo sport Leonardo Cappellini è stato lo stesso presidente della sezione UNVS Leandro Becagli chiedendo che ‘venga tenuto vivo il ricordo del contributo che Nesti e Pandolfini hanno dato allo sport e rendergliene merito’.
Egisto Pandolfini non ha certo bisogno di presentazioni: 150 presenze e 40 goal con la maglia della Fiorentina negli anni Quaranta e Ciquanta (passando poi a vestire i colori di Empoli, Spal, Roma, Inter. Idem per Fulvio Nesti che dopo aver vestito la maglia della SPAL trovò la sua definitiva consacrazione con l’Inter (1952/57): con i nerazzurri il calciatore vinse due scudetti consecutivi che gli consentirono anche di varcare le porte della nazionale azzurra.
Oggi dunque quei meriti calcistici e umani devono devono trovare la giusta ‘collocazione’ anche con l’intitolazione dello stadio e la proposta dei Veterani va nella direzione di sostenere il valore della memoria, anche sportiva. Ricordare Nesti e Pandolfini significa tenere i riflettori accessi su un calcio che era sinonimo di bellezza, fatica, impegno, sportività. Un calcio che non c’è più ma che può tornare a vivere proprio partendo da due pilastri, due simboli, due campioni, sul rettangolo verde e nella vita.