Sono in tutto 63 in tutta Italia le località rurali che si fregiano delle “Spighe Verdi”, il riconoscimento assegnato dal programma nazionale della FEE – Foundation for Environmental Education, pensato per guidare i Comuni rurali nella scelta delle strategie di gestione del territorio, con l’obiettivo di sostenere l’ambiente e la qualità della vita.
Un percorso che la fondazione FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura attraverso un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.
Quest’anno sono 7 i comuni toscani che possono fregiarsi di questo titolo. Si tratta di Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole, Grosseto e Massa Marittima.
Tra gli indicatori sono stati valutati la partecipazione pubblica, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica e ancora l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione. L’attenzione è stata rivolta anche alla gestione dei rifiuti, alla valorizzazione delle aree naturalistiche e del paesaggio. Non sono poi mancate, tra i criteri di valutazione la cura dell’arredo urbano e l’accessibilità per tutti senza limitazioni.
Nel gruppo di lavoro del programma figurano molti enti istituzionali tra cui il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; il Ministero per il Turismo; il Ministero della Transizione Ecologica; l’ISPRA e Confagricoltura.
Cos’è Spighe Verdi
Spighe Verdi è pensato come strumento di valorizzazione del patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato – spiegano dalla FEE – sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione.
Spighe Verdi si basa sull’esperienza trentennale di FEE, presente in 77 Paesi, nella gestione del programma internazionale Bandiera Blu, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari.
Gli altri comuni italiani che hanno ottenuto le Spighe Verdi
Le Spighe Verdi 2022 sono state assegnate in 13 Regioni.
Il Piemonte ottiene 13 Spighe Verdi nelle località di Alba, Bra, Canelli, Centallo, Cherasco, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo, e Volpedo. A ruota le Marche, con 9 località premiate: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Senigallia, Sirolo.
Aumentano i riconoscimenti in Puglia con 8 Comuni Spighe Verdi: Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Ginosa, Ostuni, Pietramontecorvino, Troia. Con 7 Spighe verdi segue la Calabria: Belcastro, Crosia, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce.
Arriva a 5 il numero delle Spighe Verdi in Umbria: Deruta, Montefalco, Norcia, Scheggino, Todi. Sono 5 le località del Lazio: Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Sabaudia. Anche la Campania ottiene 5 riconoscimenti: Agropoli, Ascea, Capaccio Paestum, Massa Lubrense, Positano. Il Veneto vanta due località: Montagnana e Porto Tolle. Anche in Liguria i Comuni sono due: Lavagna e Sanremo. Vi è un Comune rurale Spiga Verde in Abruzzo (Tortoreto), in Emilia-Romagna (Parma), in Lombardia (Sant’Alessio con Vialone).