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Assegnate le Spighe Verdi 2024: sono 8 i comuni virtuosi in Toscana

Il riconoscimento della FEE – Foundation for Environmental Education è andato alle località rurali che prestano massima attenzione all’ambiente e alla sostenibilità

Gambassi Terme - © Sailko - Wikimedia

Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Gambassi Terme, Grosseto, Massa Marittima e Orbetello. Sono questi gli otto comuni virtuosi della Toscana che si sono aggiudicati il titolo di Spighe Verdi 2024, che seleziona le località green attente alla sostenibilità.

Con questo risultato, la Toscana si piazza al terzo posto in classifica delle regioni, dopo il Piemonte (con 13 Spighe Verdi) e Marche (9). In totale, le località italiane premiate da questa nona edizione sono state 75, 3 in più rispetto allo scorso anno; 6 sono stati i nuovi ingressi, mentre 3 comuni non sono stati confermati.

Un riconoscimento per le località green

Spighe Verdi è un programma nazionale della FEE – Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

Anche per il 2024 cresce il numero dei Comuni che hanno ottenuto le Spighe Verdi, con 6 nuovi ingressi rispetto all’anno precedente – ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della fondazione FEE Italia, alla cerimonia di premiazione svoltasi a Roma presso il Ministero della Cultura –. Da ormai nove anni, Spighe Verdi si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio dei territori rurali e favorirne uno sviluppo sostenibile. I Comuni rurali – con la loro storia, le tradizioni enogastronomiche, il legame con la terra, le aziende locali, i prodotti tipici, i percorsi turistici, la cultura – rappresentano le radici più profonde dell’Italia, da tutelare e da accompagnare verso l’ormai necessaria transizione verde“.

Gli indicatori

Alcuni criteri presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni.

L’agricoltura dimostra ancora una volta il suo ruolo centrale nello sviluppo dei comuni rurali e delle aree interne del Paese – ha aggiunto Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura –. Di anno in anno cresce la sensibilità e aumenta l’impegno concreto delle imprese agricole verso la sostenibilità, l’economia circolare, la valorizzazione dei prodotti tipici, l’accoglienza, ovvero i temi che caratterizzano il programma di FEE, al quale Confagricoltura collabora con convinzione fin dalla prima edizione. Continuiamo dunque a investire in questa direzione, coinvolgendo un numero sempre maggiore di Comuni che hanno nel settore primario il loro punto di forza e mirano a un modello di agricoltura sempre più virtuoso e innovativo”.

Il ruolo fondamentale degli agricoltori

Un riconoscimento che premia non solo le bellezze del paesaggio ma una gestione virtuosa del territorio – ha commentato infine Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana –. I nostri agricoltori svolgono un ruolo fondamentale con il loro lavoro quotidiano e l’amore per la terra. Ogni anno aumenta l’impegno delle imprese agricole verso la sostenibilità“.

La mappa dei comuni 2024

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