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Spedale S. Maria della Scala, riaffiora dal passato il ciclo della Tebaide

Avviato a Siena il restauro degli affreschi a monocromo che rappresentano scene di vita bucolica e opere di carità accanto alle vite dei santi eremiti

Il restauro del ciclo della Tebaide. Dettaglio: cacciatori baldanzosi e monaci che confabulano

Un accurato restauro restituisce alla città di Siena una delle più importanti scoperte pittoriche degli ultimi venti anni: il ciclo della Tebaide venuto alla luce durante i lavori di ristrutturazione e di restauro allo Spedale Santa Maria della Scala.

Gli affreschi si trovano in uno degli ambienti di pertinenza della Società di Esecutori di Pie Disposizioni, erede della compagnia dei Disciplinati di Santa Maria. Uno dei più antichi e importanti sodalizi confraternali senesi.

Nel complesso monumentale oggi museo una ripida scala sette-ottocentesca congiunge l’area della Corticella alla compagnia dei Disciplinati attraversando un ambiente dalla struttura irregolare: è completamente affrescato con il ciclo della Tebaide.

Il restauro del ciclo della Tebaide. Dettaglio: monaco che vanga

Un ciclo di affreschi a monocromo

Gli eccezionali affreschi a monocromo, a prevalente terra rossa e gialla, distribuiti su tre registri con storie di vita dei primi Padri della Chiesa, si possono datare ai primi anni quaranta del Trecento, prima della grande peste del 1348. Lo storico dell’arte Alessandro Bagnoli ha attribuito i dipinti murali a Lippo Vanni.

Il precedente più celebre è la Tebaide dipinta nel Camposanto di Pisa da Buonamico Buffalmacco intorno al 1336 circa. Nel ciclo senese sono rappresentate le attività nei campi, i momenti di preghiera e di meditazione, il rapporto con gli animali e la natura, le opere di carità e le tentazioni fino agli episodi dedicati a importanti santi eremiti: San Paolo, Sant’Antonio abate, San Girolamo e la penitente Santa Maria Egiziaca.

Il restauro del ciclo della Tebaide. Dettaglio: scene della vita dei santi Padri su tre registri

Le fasi del restauro

Il progetto della Tebaide ha visto nel 2021-2022 una fase propedeutica di indagine archeologica con la rimozione dei numerosi detriti. Ora si procede al restauro e alla valorizzazione dell’ambiente con il restyling della scala e con un nuovo parapetto in vetro e acciaio grazie al sostegno finanziario di Robert Cope, presidente della Fondazione Vaseppi, mecenate inglese appassionato dell’arte italiana.

Il restauro degli affreschi e della scala è già iniziato e sarà completato, salvo imprevisti, entro un anno, alla fine della primavera del 2024.

I misteri della Tebaide

Gli elementi architettonici e pittorici emersi aprono nuove prospettive e potranno contribuire a chiarire la conformazione originaria della sala della Tebaide e la sua destinazione primitiva, il programma iconografico e la committenza.

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