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Sollicciano, Giani scrive a Nordio: “Impossibile restare indifferenti quando un ragazzo si uccide in cella”

All’indomani della giunta straordinaria sulla situazione dei penitenziari toscani Giani ha chiesto l’intervento urgente del Governo tramite una lettera al ministro della Giustizia

penitenziari - © Ichigo121212

“Lo Stato deve fare la sua parte intervenendo sulle strutture e assicurando condizioni di vita dignitose ai detenuti”, lo aveva detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani durante la seduta straordinaria dedicata alla situazione dei penitenziari in Toscana. Non sono trascorse neppure 24 ore che il Governatore ha deciso di passare dalle parole ai fatti e ha scritto al ministro della Giustizia Carlo Nordio per sollecitare un intervento urgente da parte del Governo affinché  – si legge nella lettera “le strutture carcerarie toscane, a partire da Firenze e Livorno, siano interessate da tutti gli interventi necessari per ripristinare condizioni di vita accettabili . Tutto questo nella consapevolezza che nessuna pena possa essere scontata in modo che offenda la dignità delle persone e con trattamenti contrari al senso di umanità”.

Il presidente ha ricordato i dati riportati dalla relazione prodotta dal Garante regionale dei detenuti che parla di celle in cui si arriva a disporre di tre metri quadrati a testa, di strutture fatiscenti e carenze di servizi in grado di rispondere in modo adeguato a problemi di tipo pschiatrico o di dipendenza.

Giani ha sottolineato che nonostante la competenza sulle carceri sia statale e non regionale, la Regione Toscana non si è tirata indietro, investendo cifre consistenti per la salute, l’istruzione, la formazione dei detenuti e l’efficientamento energetico delle strutture. Ma ora è compito del Governo intervenire con urgenza. “Il governo deve fare la sua parte -ha scritto il presidente – attivando le misure necessarie con la massima urgenza, considerando che nel corso di questi mesi estivi il sovraffollamento sarà ancora più difficile da sostenere”.

“Credo – ha concluso Giani nella lettera – che nessuno di noi possa mostrarsi indifferente quando un ventenne si uccide in una cella . E che non abbiano perso di valore, ma semmai lo abbiano guadagnato, le parole di Voltaire sulle carceri che misurano il grado di civiltà di una nazione. Sono sicuro, signor ministro, che anche lei non sia insensibile a questa battaglia di civiltà e fin da subito mi metto a disposizione per un piano straordinario per cui la Regione Toscana proseguirà senz’altro a fare la sua parte”.

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