Pronto il piano da 15 milioni per la qualità dell’aria per i Comuni della piana tra Lucca e Pistoia. L’annuncio arriva dalla Regione Toscana. Il 1/o novembre scatterà, come ogni anno, il divieto di utilizzo dei generatori di calore a biomasse con classe di prestazione emissiva inferiore alle tre stelle. Il provvedimento riguarda i 14 comuni della piana tra Lucca e Pistoia condannati con sentenza europea per inquinamento da Pm10.
Si tratta di Altopascio, Capannori, Lucca, Porcari, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Massa e Cozzile, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Montecarlo, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Uzzano. Il divieto è valido in presenza di sistemi alternativi di riscaldamento e rappresenta una misura di tutela della salute motivata da anni di studi scientifici che hanno dimostrato l’impatto negativo, in termini di polveri sottili, di questi apparecchi.
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La Corte di giustizia europea ha condannato la Repubblica italiana nel 2020 nell’ambito di una specifica procedura di infrazione avviata nel 2014. “Né la Regione né i Comuni – ha spiegato l’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni – possono disattendere divieti che sono diretta conseguenza di una condanna europea allo Stato italiano e sono uno strumento a tutela della salute pubblica. Ora la nostra azione è rivolto alle misure di accompagnamento e supporto ai cittadini e alle famiglie ed al Piano straordinario di interventi predisposto per uscire dalla condanna europea, sul quale proprio mercoledì scorso ho convocato e tenuto una riunione del tavolo regionale per la qualità dell’aria coinvolgimento i 14 comuni che sono oggetto della condanna della Corte europea sul Pm10“.
“Si tratta di un Piano – prosegue l’assessora – a cui lavoriamo da tempo. Questo sforzo ha già prodotto un finanziamento ministeriale da 15 milioni di euro, finalizzato a mettere in campo una serie di misure significative”.
Misure sia sul fronte dell’efficientamento dei camini, che su quello della loro sostituzione con impianti fotovoltaici abbinati a pompe di calore e altre misure “che sono allo studio degli uffici tecnici. Efficientare un camino, ad esempio, significa risparmiare sulla legna, il cui costo è fortemente aumentato in queste settimane, e respirare meglio. Siamo ormai pronti a sottoporre la proposta al MiTe per l’erogazione effettiva delle risorse, ma i primi bandi partiranno già da novembre” conclude l’assessora.