Contributi della Regione Toscana per 800mila euro per aiutare i cittadini residenti nella Piana lucchese e pistoiese a combattere le emissioni di Pm10 legate alla combustione delle biomasse. Obiettivo del provvedimento è diminuire queste emissioni, aiutando i residenti dell’aria a dotarsi di generatori di calore meno inquinanti e favorendo i possessori di terreni agricoli che rinunciano all’abbruciamento dei residui vegetali e scelgono di utilizzare gli scarti per produrre concime in loco.
Previsto un bando per i residenti dei 14 Comuni oggetto della sentenza della Corte di giustizia europea del novembre 2020: Altopascio, Capannori, Lucca, Porcari, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Massa e Cozzile, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Montecarlo,Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Uzzano.
Previsti 500mila euro per la sostituzione dei vecchi generatori di calore e 300mila per l’acquisto di biotrituratori, macchinari che triturano gli scarti vegetali e legnosi trasformandoli in concime riutilizzabile. Dal 21 novembre tramite la piattaforma di Sviluppo Toscana i cittadini residenti nell’area indicata potranno chiedere il rimborso delle spese sostenute.
Invece i proprietari di terreni ad uso agricolo, le aziende agricole ed i coltivatori diretti con sede legale negli stessi 14 Comuni, potranno chiedere il rimborso per l’acquisto di un biotrituratore dal 2023. Per la sostituzione o la riqualificazione dei generatori di calore saranno ammissibili richieste di rimborso fino a 3000 euro, mentre per l’acquisto di biotrituratori sarà rimborsato fino al 60% della spesa (o ad un tetto massimo di 2.000 euro) ai privati e fino al 50% (o ad un tetto massimo di 1000 euro) alle aziende agricole.