La galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi a Firenze ospita fino al 13 ottobre 2024 la mostra “Sinestesie” in cui sette artisti under 35 si interrogano sul rapporto tra gli esseri umani e la natura attraverso opere inedite e installazioni site-specific.
Il progetto, curato da Valentina Gensini, direttrice artistica di MAD Murate Art District, è sostenuto da Città Metropolitana e da Regione Toscana nell’ambito del progetto Regenerating Territories, vincitore del bando ToscanaIncontemporanea Giovani Sì 2024.
La mostra si inserisce nel progetto “RIVA” il cui obiettivo è riconnettere il tessuto fluviale della città di Firenze con i suoi cittadini tramite momenti di arte urbana e la partecipazione di artisti, curatori, scienziati, biologi e architetti, italiani e stranieri.
Nel 1966 Firenze visse la dolorosa esperienza dell’alluvione, con oltre cento vittime e il danneggiamento o la distruzione di migliaia di capolavori d’arte e libri rari. Con lo sforzo congiunto di volontari italiani e stranieri molte di queste opere sono state restaurate, ma dopo questa tragedia la città ha dimenticato le rive dell’Arno, osservandolo “da lontano”, perdendo ogni intimità con il fiume.
I sette giovani artisti (Marcela Florian Castañeda, Chiara Gasbarro, Veronica Greco, Elisa Pietracito, Irene Scartoni, Giacomo Donati e Yun Zhang) hanno trasformato la Galleria delle Carrozze in un ambiente dove le opere site specific riflettono sulla percezione contemporanea delle forme naturali.
L’esposizione è stata concepita come un unico ambiente sensoriale, attraverso composizioni organiche, video-proiezioni e uno spazio sonoro espanso.
Le strutture monumentali testimoniano la recente crisi climatica e ambientale, e allo stesso tempo invitano a rigenerarsi in un’esperienza artistica immersiva e riconciliata con la natura.
Gli artisti
Marcela Castañeda Florian (1992) vive e lavora a Firenze. È maestra in arti plastiche (Università Jorge Tadeo Lozano), ha studiato architettura per poi iscriversi a Nuovi Linguaggi Espressivi – Decorazione (Accademia di Belle Arti di Firenze). La sua arte riflette sul ruolo di casa e abitare nello sviluppo dell’essere umano, esplora il legame tra corpo e dimora dal punto di vista antropologico e archeologico, pone attenzione ai legami e relazioni tra lo spazio e il suo essere artista e donna. Si definisce come un territorio organico in continua evoluzione, apprendimento, risonanza e trasformazione: visione che permea le sue opere, dove l’abitare diventa un’estensione del corpo. Alcuni dei lavori più recenti: Architettura di Sopravvivenza – INCIPIT II Casa di Dante (2023), Kosmo – Festival Spacciamo Culture Interdette, San Salvi, La Casa Addosso – Atlas Edge Campolmina (2024). Marcela inaugura inoltre il programma di studi d’artista organizzato da Toast Project Space presso Manifattura Tabacchi, Firenze (luglio – ottobre 2024).
Giacomo Donati (1999) e Irene Scartoni (1996) frequentano attualmente il biennio di Nuovi Linguaggi Espressivi all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove hanno già conseguito la laurea in Decorazione e Pittura. Da marzo 2022 si sono uniti in un duo sotto il nome di Scartoni/Donati. La loro ricerca artistica riflette sul rapporto tra abitante e città, utilizzando l’intermedialità dei linguaggi tramite la decontestualizzazione di pratiche inerenti ai rapporti umani e indagando il modo in cui lo sguardo cambia la percezione dello spazio abitativo. Tramite un linguaggio transdisciplinare che spazia dalla sperimentazione sonora e performativa, all’uso di nuovi media e dispositivi tecnologici, giungendo ad Inserire frammenti di vita quotidiana in cornici fuori dall’ordinario. Vicini ai contesti di Carico Massimo e cantieri.fi con i quali figurano collaborazioni diversificate, nel febbraio 2024 espongono alla cinquantesima edizione di Arte Fiera Bologna per il padiglione Accademia a cura di Carlo Falciani.
Chiara Gasbarro (1995) ha trascorso gran parte della sua giovinezza e adolescenza tra Campobasso e Termoli. Nel 2014 si è trasferita a Firenze, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Artista visiva molisana che, attraverso l’osservazione attenta dello spazio, fisico e digitale, esplora le meraviglie del mondo cogliendone gli aspetti della realtà in modo poetico ne suggerisce la temporalità intesa come dimensione intima. Il concetto del rapido e frammentato scorrere del tempo nei suoi lavori trova espressione nella pittura di piccole dimensioni, nella fotografia, nel video, nelle installazioni e nella performance suggerendone la temporalità come dimensione intima. Ha preso parte a numerose mostre collettive in Italia e all’estero, tra cui: VI edizione del Premio Internazionale GAeM, Biblioteca Classense (Ravenna); Sentipensare con l’Arno. A4C Arts for the Commons, MAD Murate Art District (Firenze); oltre ad altre mostre collettive a Firenze, Bologna, Siena, Belgrado, Parigi e Pechino.
Veronica Greco (1996), si laurea in Arti Visive/Pittura alla LABA di Firenze nel 2018. Nel 2021 consegue il Diploma Accademico di II livello in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi – Grafica all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Durante il suo percorso di studi ha collaborato con il dipartimento educazione di Palazzo Strozzi e con l’Ariel University di Gerusalemme. Ha esposto a: Galleria Frittelli di Firenze; Mac,n di Monsummano; Biennale di Monza 2021; YURTA Relazioni Culturali di Rapolano Terme; La Portineria PAC di Firenze; EUI – Villa Salviati a Fiesole; Manifattura Tabacchi di Firenze e a Milano presso Circolo di Nicole Saikalis Bay. Nel 2018 è stata assistente dell’artista Francesco Carone in occasione della mostra alla Galleria Spazio A di Pistoia; nel 2021 è stata performer in Fuori Base/Dentro Base di Cesare Viel presso BASE, Firenze. Dal 2021 è docente di Discipline Grafiche e Pittoriche e Discipline Grafiche pubblicitarie al liceo artistico di Pistoia e Pescia.
Elisa Pietracito (1998) lavora tra Firenze e la valle del Mugello. Ha frequentato il corso di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove si è specializzata in Nuovi Linguaggi Espressivi. Nel 2024, Elisa ha presentato la sua mostra personale Memorie di un luogo: riflessioni naturali su Castelnuovo dei Sabbioni a cura di Ora Art Project presso il MINE Museo delle Miniere e della Memoria, dove ha esplorato la relazione tra memoria storica e ambiente naturale. Nello stesso anno, ha partecipato alla residenza Nouveau Grand Tour, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, presso il prestigioso Domaine de Boisbuchet. Nel 2023, ha esposto nella mostra collettiva In varietate concordia, curata dal collettivo DFTM1 presso l’EUI European University Institute. Tra le altre partecipazioni significative, ricordiamo la mostra diffusa Il gioco della Natura, curata da Gaia Bindi nel 2022, e Ceramica Dolce. Design e artigianato a Montelupo, curata da Silvana Annicchiarico presso Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino nel 2021.
Zhang Yun nasce ad Anhui, in Cina, il 20 aprile 1994. Ha frequentato il corso di laurea in Arti Plastiche con specializzazione in arte murale presso l’Accademia di Belle Arti di Tianjin dal 2014 al 2018. Arriva per la prima volta in Italia nel 2017 grazie alla partecipazione al programma di scambio internazionale organizzato dall’Università Tongji di Shanghai. A partire dal 2019 si trasferisce definitivamente a Firenze, dove ha frequentato il corso di laurea magistrale in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi – Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze dal 2019 al 2022. Durante la sua carriera ha realizzato una serie di installazioni e opere pittoriche, scultoree e video- animate legate al rapporto tra uomo e natura. A partire dal 2015 ha partecipato a diverse mostre collettive presso Tianjin (Cina), Milano, Genova, Firenze e Livorno. Recentemente ha realizzato il progetto Urban Forest, che prevede una serie di installazioni dedicate al tema della questione ambientale. In particolare, parte dell’installazione Urban Forest 22-24 è ancora visibile presso Piazza San Firenze.