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A Sinalunga torna la secolare “Fiera alla Pieve” che s’ispira a poeti

Saranno i nomi di poeti e scrittori che hanno raccontato la Valdichiana a condurre e orientare il pubblico nei tanti eventi in programma nei giorni dell’antica Fiera, che con oltre 500 banchi è la più grande della Toscana

Fiera alla Pieve

Il territorio della Valdichiana e di Sinalunga (Siena) è pronto a vestirsi a festa, offrendo il meglio delle sue eccellenze. Qua, dal 2 al 10 ottobre, si terrà infatti la Fiera alla Pieve, manifestazione che anima da oltre 100 anni, nei primi giorni di ottobre, il sud della Toscana. In una versione completamente rinnovata sia dal punto di vista organizzativo, logistico e comunicativo, il Comune di Sinalunga, insieme alle associazioni di categoria, commercianti, produttori e cittadini, dopo un anno di stop dovuto alla pandemia, ha messo in piedi una manifestazione che vuole far vivere a pieno la tradizione.

La tradizione che vive

La nuova edizione della Fiera alla Pieve, con la Fiera dell’agricoltura e arti e mestieri, che gode del patrocinio della Regione Toscana. E così la Fiera è stata presentata in Consiglio regionale. Padrona di casa la presidente della commissione cultura, Cristina Giachi. “È molto importante presentare qui, nel cuore della regione Toscana, una fiera centenaria come la fiera di Sinalunga, perché noi crediamo e siamo fortemente convinti che nelle tradizioni della cultura materiale dei nostri territori si esprima gran parte della nostra identità culturale“.

“È sempre importante ricordarsi chi siamo, da dove veniamo, quali sono le nostre qualità, i talenti del nostro territorio e le specificità, ma lo è ancora di più in un tempo come questo in cui abbiamo sofferto e abbiamo dovuto rinunciare a tante belle tradizioni, compresa questa della fiera di Sinalunga, che è stata sospesa per il covid nel 2020, ma che quest’anno ritroverà tutto il suo splendore e anche la gioia di vedersi in presenza e di poter insieme custodire questo patrimonio di tradizioni e di cultura materiale” ha proseguito Giachi.

Una fiera storica

La Fiera si snoderà nel suo tradizionale percorso con alcune modifiche che riguarderanno in particolar modo Viale Trieste e Piazza Nello Boscagli, dove verrà allestita “Arti e mestieri in Fiera” seguendo il particolare tema “La Valdichiana in letteratura” e il parcheggio della stazione (Piazza S. Guerri), dove troverà spazio la Fiera dell’agricoltura con la mostra del bestiame, prodotti tipici e momenti di confronto e meeting per sviluppare nuovi progetti legati all’agricoltura e all’ambiente.

“Eventi come questo costano molto impegno alle amministrazioni comunali” ha concluso la presidente della commissione cultura. “Per questo il Consiglio regionale e la Regione sono vicini a tutta la tradizione delle rievocazioni storiche, delle fiere storiche, di questi luoghi di conservazione e di cura, ma anche di pratica del futuro della cultura materiale dei territori. Perché l’agricoltura, la produzione agricola in generale, e l’allevamento, insieme a tutta la cultura che ci ruota intorno, non rappresentano soltanto il passato per la Toscana, ma sono un punto di riferimento anche per lo sviluppo futuro“.

La fiera più grande della Toscana

A illustrare la manifestazione è il sindaco di Sinalunga, Edo Zacchei. “È l’anno della ripartenza, è una fiera che ha radici religiose, perché è dedicata alla Madonna del Rosario, ma negli anni è stata il momento dove le economie locali, e in particolar modo quelle più rurali, andavano in piazza a presentare e vendere i propri prodotti” ha detto il sindaco. “La Valdichiana è una pianura fertile che offre eccellenze a livello internazionale, basti pensare all’ortofrutta, al vino, all’olio e a noi, a Sinalunga, in particolar modo interessa l’aspetto della chianina, rilanciata negli ultimi anni come razza pregiata per la carne che offre. La Fiera che andiamo a rivisitare quest’anno si pone in uno scenario regionale come la Fiera più grande della Toscana, raggiungendo quasi 500 banchi di esposizione. Uno spazio importante riguarderà le produzioni orticole, ma anche lo street food con i cibi locali mangiati per strada. E noi ci poniamo come obiettivo di inserire questa manifestazione nel calendario delle Fiere regionali”.

Gli fa eco l’assessore comunale alle attività produttive, Rossella Cottone: “Quest’anno abbiamo chiesto la collaborazione nella sua rivisitazione di tutte le associazioni economiche del nostro territorio, oltre che degli istituti bancari, della Regione, dei vari enti preposti. Questo perché pensiamo che la fiera tra passato e futuro possa costituire un rilancio per la Valdichiana tutta. Ci sarà la prima mostra interprovinciale delle chianine, e la fiera interesserà il mondo dell’agricoltura con l’esposizione dell’aglione, dell’olio e del vino, prodotti tipici della Valdichiana, che non ha confini. Non parliamo di Valdichiana aretina né di Valdichiana senese, proprio perché a noi interessa il rilancio della Toscana del sud e in particolar modo di quest’area”.

Accompagnati dai poeti

Il territorio della Valdichiana è stato spesso rappresentato in letteratura: il racconto delle antiche paludi, delle opere di bonifica e dei campi coltivati ha mosso le penne di poeti e scrittori che hanno saputo tracciare nei loro versi e nelle loro pagine le caratteristiche peculiari di queste terre. Ad ogni poeta e scrittore è stato abbinato un colore che farà da filo conduttore per l’organizzazione dell’intrattenimento di ogni singola serata di festa. Ed è proprio da questo concetto che il programma degli appuntamenti prenderà il via sabato 2 ottobre con tanti eventi.

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