Un marito e una moglie, tre figli, un cane e un gatto. No, non è l’inizio di una barzelletta, è solo la presentazione della famiglia più irriverente della tv, i Simpson. Caratterizzati dalla pelle gialla e accomunati da una condotta di vita sregolata e da un linguaggio politicamente scorretto, i protagonisti della serie ideata dal fumettista Matt Groening hanno conquistato i cuori di milioni di spettatori in tutto il mondo.
Dal momento in cui la prima puntata è andata in onda nel 1989, i Simpson sono diventati un’icona della cultura popolare, rimanendo uno degli show televisivi più longevi e amati di sempre.
Tra i fan più fedeli del cartone animato c’è il toscano Simone Cascino, il più grande collezionista italiano di articoli e memorabilia legati alla famosa famiglia di Springfield.
L’amore per la famiglia Simpson
“Sono da sempre appassionato della sitcom creata da Matt Groening, un cartone sfacciato, diverso dai classici come Tom & Jerry e Braccio di Ferro. I Simpson sono maleducati, schietti, ironici. Ad esempio Homer beve birra sul divano, Bart, invece, è un ribelle e organizza scherzi, specialmente nei confronti del barista Boe – ci racconta Simone –. Un giorno, potevo avere 23 o 24 anni, ho ricevuto come regalo un’action figure, vale a dire un modellino, di Marge. Da quel momento mi si è aperto un mondo perché ho scoperto che tutti i personaggi usciti nelle varie stagioni della serie avevano una action figure”.
La collezione
Nell’arco di oltre 30 anni, i Simpson si sono evoluti, nei colori e nello stile. Prima, ad esempio, il giallo della pelle era più chiaro rispetto ad oggi, i capelli di Lisa avevano una forma più essenziale. Poi con il restyling grafico, le figure sono diventate molto più intriganti e adatte a un pubblico più giovane. Infatti, le puntate dei Simpson venivano e vengono trasmesse dopo pranzo, ovvero dopo la scuola. Anche il linguaggio si è fatto più discreto.
“Nella mia collezione ho 4mila pezzi; prediligo la plastica, il vinile. Ho diverse serie complete uscite per Playmates, Funko Pop, Ferrero; oggetti realizzati per il mercato italiano ma anche per l’estero. Ad esempio ho le riproduzioni che Burger King dava in regalo con i panini.
Ho pezzi degli anni ‘90 (e quelli sono davvero rari) e pezzi numerati; altri sono stati realizzati in edizione speciale per le fiere, come San Diego Comic-Con International”.
L’archivio privato
Nei pressi di Follonica, Simone ha creato un vero e proprio archivio dedicato all’umorismo tagliente e alle avventure quotidiane di Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie. Qui accoglie persone curiose provenienti da tutto il mondo: America, Sudafrica, Inghilterra.
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“Una cosa che a me piace fare – rispetto agli altri collezionisti – è portare fuori dalle teche i personaggi per poi fotografarli in contesti diversi. Ricreo delle scene del film o delle puntate in alcune location particolari. Ciò non vale ovviamente per gli articoli più rari: scartarli vorrebbe dire anche perdere il loro valore.
Se ho iniziato questa collezione – ci rivela Simone – è anche per dare dignità ad ogni gioco, affinché nessuno di loro venga dimenticato in qualche scatola in cantina”.