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Simona Bencini in concerto a Villa Strozzi: “Per la prima volta svelo a Firenze la mia anima Jazz”

All’interno del cartellone del Firenze Jazz Festival mercoledì 11 settembre l’esplosiva Simona Bencini voce indimenticabile dei Dirotta su Cuba, insieme ai Lmg 4tet, sarà in concerto in una veste inedita nell’anfiteatro di Villa Strozzi

Simona Bencini

La Regina del funk italiano torna a Firenze, mercoledì 11 settembre Simona Bencini voce indimenticabile dei Dirotta su Cuba, insieme ai Lmg 4tet, sarà in concerto nell’anfiteatro di Villa Strozzi all’interno del cartellone del Firenze Jazz Festival.

Simona Bencini non si può definire una cantante jazz tout court, ma un’artista che ha fatto della contaminazione e della trasversalità la sua cifra stilistica: dal soul-funk dei Dirotta su Cuba alla canzone d’autore di Pacifico ed Elisa, dal jazz di Stefano Bollani allo swing della Parco della Musica Jazz Orchestra.

Accompagnata da Lmg 4tet, Simona presenterà per la prima volta a Firenze “UNfinished”, album di jazz songs inedite terminato durante il lockdown del 2020 in veste non solo di interprete ed autrice, ma anche di produttrice e discografica con la sua etichetta Sherazade Sound.

“Non nasco come cantante jazz ma avevo voglia di sperimentare altri generi e uscire dalla mia ‘comfort zone’ – ci ha raccontato Simona Bencini – L’ho fatto grazie a vari incontri che ho fatto nella mia carriera. A partire da Stefano Bollani che nel 2001 mi coinvolse nel suo disco ‘Abbassa la tua radio‘ e nel tour durante il quale ho consciuto jazzisti del calibro di Enrico Rava, il giovane Petrella, Ares Tavolazzi, fino ad arrivare al Festival di Sanremo del 1997 a cui partecipai insieme a Toots Thielemans.

la musica fa bene all’anima, è una terapia per me. Fin da piccola anche se non avevo ancora idea di cosa avrei fatto nella vita era un momento di gioia e felicità che mi riempiva

Il jazz e il funk hanno origine dallo stesso bacino, quello della musica black, e i Dirotta su Cuba fanno funk italiano ma musicalmente parlando hanno tanto di jazz e hanno collaborato spesso con jazzisti come Fabrizio Bozzo, Antonio Faraò. Posso dire che per me è stato naturale avvicinarmi alle variazioni della black music. Mi sono appasionata alle ascoltando le grandi interpreti femminili, ed è nato il desiderio di cantare”.

Quali cantanti sono stati i tuoi punti di riferimento in questa escursione musicale?

Sicuramente Ella Fitzgerald è la mia icona, la mia cantante preferita, ma anche Dinah Washington, Billie Holiday, le grandi.

Chi ti accompagnerà nel concerto fiorentino mercoledì 11 a Villa Strozzi?

I Lmg 4tet sono fratelli e amici, questo quartetto pugliese suonerà con me a Firenze, ci saranno Gaetano Partipilo al sax, Mimmo Campanale alla batteria, Mario Rosini al pianoforte e Giorgio Vendola al contrabbasso. Con loro nel 2010 ho realizzato il mio primo disco di jazz crossover dal titolo “Spreading love”, pieno di contaminazioni e brani inediti. A Firenze sarà la prima volta che riesco a suonare con questa formazione nella mia città. In questo concerto farò anche canzoni dal mio ultimo disco solista “UNfinished”

La musica è la tua vita, cosa ti ricordi della piccola Simona che iniziava a cantare, a fare le prime esperienze in questo mondo?

Ho cominciato cantando nel coro della chiesa, cantavo sempre anche a casa come tutte le bambine facendo finta di essere su un palco. Sicuramente la musica fa bene all’anima, è una terapia per me, ancora oggi conservo questo senso di cura. Fin da piccola anche se non avevo ancora idea di cosa avrei fatto nella vita, per me era un momento di gioia e felicità che mi riempiva l’anima. Ed è quello che ancora oggi è per me la cosa più importante ed è la spinta che mi fa continuare a fare musica. La musica mi cura dentro.

Nei prossimi mesi cosa farai, dove sarai?

Sarà in tour con i Dirotta su Cuba per festeggiare i 30 anni di Gelosia, tra un mese uscirà un nostro nuovo singolo e il 16 ottobre lo presenteremo al Blue Note di Milano. Sto lavorando anche a un mio nuovo disco solista in ambito jazz, mi piacerebbe proseguire su questa strada. Il jazz e il funk sono per me due facce della stessa medaglia. Il jazz è il mio lato più malinconico, più riflessivo, è una parte di me importante, non sono sempre vulcanica, scatenata come quando sono con i Dirotta su Cuba. Per me è bello poter dare spazio anche a questo lato di me.

Dirotta Su Cuba

 

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