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Siena ritrova il suo Palio: “Sì alle Carriere del 2022, con un protocollo sanitario ad hoc”

Il Comune sta lavorando ad un regolamento specifico “tale da non stravolgere il rito, che resta  una festa di popolo”, ha precisato il sindaco De Mossi

palio di Siena ottobre

L’obiettivo è ritornare sul tufo, la sfida è farlo in sicurezza. Siena si prepara a correre finalmente i suoi Palii 2022, dopo un digiuno troppo lungo a causa delle restrizioni covid che rendevano di fatto impossibile qualsiasi attività paliesca. Per farlo il Comune sta lavorando a un protocollo sanitario che sia compatibile con la festa, o come ha detto il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, “che non stravolga i valori del rito”.  “La città – spiega il primo cittadino – ha sofferto da tanti punti di vista l’assenza della nostra festa di popolo per la pandemia. Per questo il Comune di Siena, osservando quelle che sono e saranno le norme governative in materia sanitaria, sta lavorando a un protocollo specifico da condividere con il Cts, che permetta di disputare le Carriere con alcune eventuali limitazioni, tali però da non toccare quelli che sono i valori sociali dei quattro giorni di Palio”.

Dall’anno scorso, l’amministrazione senese lavora alle nuove regole confrontandosi con il governo “per insistere sull’unicità e la peculiarità del Palio di Siena, scevro da qualsiasi vicinanza a manifestazioni (anche sportive) a cui può essere assimilato. I punti fermi rimangono la tipicità della tradizione e il fatto che il Palio sia e debba rimanere una festa di popolo”.

Il Comune ha quindi lavorato ad “un emendamento legislativo rispetto all’attuale normativa, consegnato Fin dallo scorso 10 settembre per costruire un protocollo ad hoc per il Palio. Resta aperto e costante il dialogo con le altre istituzioni territoriali e con quelle sanitarie”.

Una volta messa in moto la macchina organizzativa, gli appuntamenti diventano sempre più prossimi. “Esistono dei passaggi come il giorno dell’estrazione o quello dell’assegnazione in cui è necessario valutare bene tutti gli aspetti. – ha precisato De Mossi – I quattro giorni in Piazza del Campo saranno valutati attraverso uno studio su ingressi e accessi. Serviranno però grande unità, aiuto e collaborazione, in ottemperanza a quel senso civico che i senesi hanno più volte già dimostrato. Anche i diciassette Priori e le Contrade faranno la loro parte e saranno coinvolti e responsabilizzati direttamente per tutti quei momenti che si vivono al di fuori della Piazza, ma che rimangono fondanti della nostra civiltà senese”. Non da meno, poi, “la collaborazione con l’ospedale e l’Asl” che sarà un “punto fermo per poter dare luogo alla nostra festa”.

 

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