Rinasce la birra di Siena. A fine Ottocento un imprenditore tedesco Wilhelm Bader decise di introdurre il metodo Pilsner nella città del Palio creando la birra Bader grazie ai bottini, la rete che costituiva l’acquedotto medievale.
A distanza di un secolo e mezzo la storia si ripete con un altro imprenditore il senese Marco Cheli: rilevato il brand ha scelto di far rinascere lo storico birrificio, dando vita a un “beerstrò”, un bistrò ad alta vocazione brassicola.
“Il progetto di dar vita a un brand senese di birra a bassa fermentazione nasce in epoca pre Covid – spiega Marco Cheli – per differenziarmi rispetto alla quasi totalità dei numerosi birrifici artigianali presenti sul territorio toscano. Poi per caso mi imbattei in una vecchia foto di fine Ottocento, dove la scritta ‘Birra Bader’ si stagliava sul tetto di chiosco in ghisa in perfetto stile Liberty, con lo sfondo di una basilica senese. Decisi di approfondire la questione, e una visita all’Archivio di Stato mi aprì un mondo”.
Da alcuni documenti è emerso che Wilhelm Bader, originario della Sassonia, arrivò a Siena nel 1876 per rilevare un birrificio che stava navigando in cattive acque. Insomma la tradizione brassicola a Siena ha decisamente origini antiche e anche questa volta la storia si ripete.
Wilhelm Bader si presentò a Siena come specialista del metodo Pilsner, forte di un know how legato alla classica birra ceca fermentata a basse temperature. Sfruttando il freddo del sottosuolo, arrivò a produrre il “birrone stile Monaco o Vienna“. Ciò fu possibile grazie all’accesso diretto ai “bottini“: nell’acquedotto medievale senese che scorre nel sottosuolo della città è stata pure ritrovata una bottiglia di Birra Bader.
Adolfo Bader ereditò dal padre il birrificio ma purtroppo morì poco dopo e la moglie decise di vendere e lasciare Siena. La Guglielmo Bader Società Anonima sopravvisse fino al 1938, quando fallì per lka grossa crisi del grano che portò alla chiusura tanti birrifici italiani.
Negli anni Duemila la rinascita con l’imprenditore Marco Cheli: ecco quindi il birrificio Bader con le sue birre a bassa fermentazione e un locale per raccontare la storia della birra senese. Nel fondo, un tempo una vecchia farmacia, nasce così il Birra Bader Beerstrò.
Un locale dall’atmosfera bohemienne tra bottiglie e sifoni originali, stampe antiche e cimeli di fine Ottocento. Qui è possibile assaggiare le cinque classiche a marchio Bader: “Alle quattro tipiche bavaresi (Pilsner, Weizen, Schwarzbier e Dunkel) stiamo per aggiungere una novità, una Ipa a bassa fermentazione che strizza l’occhio a un target giovanile” assicura Cheli. In menu vengono proposti in abbinamento alle birre panini gourmet al posto degli hamburger e classici piatti della cucina sia toscana che bavarese, dallo stinco ai wurstel.