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Sicurezza sul lavoro, 2 milioni e 700 mila euro per la formazione

Pubblicati due bandi regionali. Le risorse sono stanziate grazie al Fse+ 21-27 e a un accordo di collaborazione con l’Inail

Sicurezza sul lavoro

Oltre 2 milioni e 700mila euro per rafforzare la cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Costituiscono la dotazione finanziaria di due bandi regionali per sostenere progetti di formazione aggiuntiva, ovvero interventi formativi ulteriori rispetto a quelli obbligatoriamente previsti per legge a carico dei datori di lavoro dall’ex decreto legislativo 81/2008 e successive modifiche e integrazioni.

Lo stanziamento di queste risorse è un’importante scelta politica che la Regione Toscana compie per lavorare in modo sempre più sicuro –osserva il presidente Eugenio Giani -. Sono interventi in cui crediamo molto – prosegue – altrettanto importanti quanto le azioni di vigilanza e di controllo”.

Sicurezza sul lavoro, i due bandi

Il primo bando viene finanziato da Regione Toscana tramite risorse della nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027 e destina 2 milioni di euro per la formazione nelle imprese attraverso un sistema premiale per progetti che coinvolgono lavoratrici e lavoratori impegnati in settori con rischio stimato medio-alto.

Il secondo bando è sostenuto con 720 mila e 186 euro derivanti dall’Accordo di collaborazione siglato tra Inail e Conferenza delle Regioni e Province autonome, a cui la Regione Toscana ha sin da subito aderito. Questo bando finanzierà progetti formativi che tengono conto di un catalogo formativo definito nell’Accordo di collaborazione ed è “a sportello”.

Nardini: la prevenzione è fondamentale

Un duplice intervento – spiega l’assessora alla formazione e al lavoro Alessandra Nardiniper consolidare la cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso la formazione, andando cioè a promuovere informazione e consapevolezza rispetto ai corretti comportamenti da adottare, ai dispositivi di protezione, alla normativa vigente. La prevenzione è fondamentale, questo impegno è centrale all’interno delle politiche regionali”.

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