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Siccità, Giani firma lo stato di emergenza e convoca la cabina di regia. Il presidente: “Non si poteva attendere oltre”

Le zone con più criticità sono la valle del Serchio, la Maremma, le colline del Chianti, il litorale tra Pisa e Livorno e la laguna di Orbetello

 

Siccità

La crisi per la siccità sta toccando tutto il territorio nazionale e non ha lasciato indenne neppure la Toscana. Lo stato di emergenza è stato firmato quest’oggi dal presidente della Regione Eugenio Giani e riguarda il complesso del territorio regionale.

Ovviamente non tutte le zone della Toscana sono nella stessa situazione di criticità idrica sopratutto per la presenza di infrastrutture, come nel caso della diga di Bilancino o di Montedoglio, che consentono di fronteggiare le situazioni critiche come quella attuale.

La dichiarazione dello stato di emergenza diventa dunque il passaggio necessario per mettere a punto il piano di interventi che andrà sottoposto alla valutazione del Governo. Lo ricorda lo stesso Giani. “Non si poteva attendere oltre – spiega il governatore – troppa la preoccupazione causata da siccità e alte temperature, con effetti sempre più pesanti sulle riserve idropotabili e sulle attività agricole e di acquacoltura. Certo, non tutto il territorio è colpito allo stesso modo e questo perché siamo una delle Regioni che in passato ha realizzato più invasi e laghetti e sottolineo ancora una volta l’importanza del lago di Bilancino, intervento realizzato anche con risorse regionali  e  che è in grado di assicurare acqua ad una vasta area che insiste sulla valle dell’Arno”.

Giani ha poi tracciato la mappa delle zone più problematiche. “La valle del Serchio, la Maremma, le colline del Chianti, il litorale tra Pisa e Livorno e la laguna di Orbetello, un tesoro straordinario, una riserva ittica fondamentale che sta terribilmente soffrendo e su cui stiamo già lavorando”.

Intanto il governatore della Toscana ha convocato anche la cabina di regia per l’emergenza  il prossimo 8 luglio: il tavolo vedrà  l’Autorità idrica, l’EAUT,  le Autorità di bacino, le Asl, gli enti locali e ovviamente la Regione definire il quadro delle criticità e avviare il confronto sugli interventi necessari per fronteggiarle.

Eugenio Giani è poi tornato a parlare di interventi, per i quali la Regione chiederà risorse al Governo. “Tra le nostre priorità – ha chiosato – anche una legge che semplifichi la realizzazione di invasi a laghetti, modificando opportunamente  la legislazione attualmente in vigore in Toscana”.

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