Servizio civile: un’esperienza vissuta fino ad oggi in Toscana da 18mila giovani. “Un’occasione straordinaria di crescita umana e di impegno sociale”: così l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli in occasione della giornata nazionale dedicata a questa attività di volontariato. “In Toscana – prosegue la Spinelli – i giovani che hanno compiuto questo percorso ha permesso loro di avere una porta d’accesso speciale nella società, e molto spesso di ricevere preziose indicazioni anche per il proprio percorso formativo e professionale“.
I giovani del progetto di interesse regionale “Botteghe della Salute” e “Servizio civile nei pronto soccorso toscani” hanno fornito un contributo fondamentale nella campagna di vaccinazione della popolazione over 80 promossa dalla Regione Toscana, come supporto alle prenotazioni telefoniche tramite l’apposito numero verde. “Queste ragazze e questi ragazzi si sono resi utili in tantissimi aspetti della nostra vita comune: in particolare durante la pandemia anche alla campagna di vaccinazioni per gli anziani. Ma l’opera di questi giovani è preziosa in tutti gli ambiti in cui sono stati coinvolti, siano essi sanitari, sociali, culturali, ricreativi: costituiscono un’iniezione di freschezza, di entusiasmo e di futuro per le nostre comunità” aggiunge ancora l’assessora.
In Toscana il servizio civile regionale (SCR), istituito con legge regionale nel 2006, è stato avviato per la prima volta nel 2009. Rientra nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. È una misura per i giovani di età compresa fra i 18 ed i 29 anni, disoccupati, inattivi o studenti, e costituisce un’esperienza di cittadinanza attiva oltre che un’occasione di formazione civica e sociale, che permette ai giovani di misurare le proprie capacità e di crescere nella sfera personale e in quella professionale. Il Servizio civile regionale viene svolto presso associazioni del terzo settore, amministrazioni pubbliche, cooperative e biblioteche.
I progetti di servizio civile regionale hanno una durata che varia fra gli 8 e i 12 mesi, con il riconoscimento di un assegno mensile di 433,80 euro. In questo periodo i giovani vengono impegnati, tra l’altro, in attività di animazione per minori o di sostegno all’inserimento scolastico, di collaborazione in operazioni di restauro, conservazione e fruizione di beni storici e artistici, o, ancora, in interventi di accoglienza, animazione e assistenza domiciliare.
Alla fine del percorso viene rilasciato dai Centri per l’Impiego il libretto formativo del cittadino, nel quale vengono riportate le competenze acquisite durante i mesi di servizio.