È iniziata al Teatro Goldoni la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Livorno in occasione del convegno ‘Ricordare Carlo Azeglio Ciampi, uomo di governo e Capo dello Stato” di cui ricorrono quest’anno i cento anni dalla nascita. Sceso dall’auto presidenziale Mattarella è stato ricevuto dal sindaco Luca Salvetti, dal presidente della Regione Enrico Rossi, dal prefetto Gianfranco Tomao, e dal presidente della Provincia Marida Bessi. L’ultima visita di un Capo dello Stato a Livorno fu proprio di Carlo Azeglio Ciampi nel maggio 2006.
Il Presidente della Repubblica è entrato nel teatro fra gli applausi nella platea del teatro e con il saluto ‘Presidente, presidente’ di 500 bambini delle scuole elementari e medie, dopo aver inaugurato nella sala Mascagni, adiacente all’ingresso, un busto dedicato a Carlo Azeglio Ciampi, opera dell’artista Antonio Vinciguerra.
Carlo Azeglio Ciampi “può, a buon titolo, essere definito l’uomo dell’orizzonte comune. Nella sua vita professionale, nel lungo servizio prestato, con grande integrità, alle istituzioni della Repubblica, ha sempre avuto chiaro un obiettivo: quello della coesione e della unità del Paese”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha iniziato il suo ricordo di Carlo Azeglio Ciampi. Per Carlo Azeglio Ciampi “l’Europa unita e libera, non meno dell’Italia libera e unita, è la Stella Polare che fino ad oggi ha guidato il mio cammino. Nella sua idea dell’Italia si coniugava, a suo giudizio, ‘una idea dell’Europa, che la nuova Italia democratica e repubblicana ha fin dall’inizio contribuito a costruire. Animava i padri fondatori della Comunità Europea una risoluta volontà di pace, sola via di salvezza per i popoli europei, per la civiltà che insieme hanno creato, e che avevano rischiato di distruggere'”.
Carlo Azeglio Ciampi “proponeva ai giovani queste considerazioni: ‘L’amore per la Patria non consiste in gelosia e odio verso le altre Patrie, ma nella purezza degli ideali, nel congiungimento con quanto la Patria compì nel passato e può e deve compiere nel presente per promuovere l’umanità degli uomini, la civiltà della società’. Dunque la acuta consapevolezza che non può esistere ragion di Stato che possa opprimere gli uomini, i popoli, altri popoli”. Ha detto il presidente Sergio Mattarella. Ciampi, ha ricordato, parlava “della Costituzione come della sua ‘Bibbia civile’, è il testo ‘su cui ho riflettuto in ogni momento difficile” del settennato’, offrendo di sé l’immagine che preferiva: ‘Non sono mai stato – disse – un uomo politico, ma soltanto un cittadino al servizio dello Stato'”. “Sono lieto di trovarmi a Livorno in questo anno centenario della nascita di uno dei suoi cittadini più illustri, venuto alla luce a pochi passi da questo teatro Goldoni, nella casa di corso Amedeo”, ha detto Mattarella.
Concluso il suo intervento al Goldoni Sergio Mattarella ha lasciato il teatro tra gli applausi del pubblico. Il Capo dello Stato ha quindi raggiunto il Museo della Città di Livorno per visitare la mostra ‘Modigliani e l’avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre’, organizzata dal Comune per il centenario della morte dell’artista livornese. Al suo arrivo al museo ancora applausi.
“È stata una mattinata di emozioni e di orgoglio”. Ha detto il sindaco di Livorno Luca Salvetti commentando la visita del presidente. “Emozione – ha sottolineato Salvetti – perché per tutti quelli che hanno lavorato a questo momento c’era il punto interrogativo che tutto andasse nella giusta maniera e così è stato, orgoglio perché abbiamo presentato al presidente la nostra città”.